Musica da dinosauri

  • Postato il 21 ottobre 2025
  • Di Focus.it
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Non sappiamo che voce avessero i dinosauri: nei film ruggiscono in modo spaventoso, ma nella realtà – a quanto è emerso dagli studi più recenti – forse emettevano suoni simili a quelli degli uccelli (che, del resto, sono i loro discendenti). In altri casi, invece, forse le loro vocalizzazioni erano più simili a profondi "muggiti": è il caso di dinosauri come i Corythosaurus, vissuti 77-75 milioni di anni fa in Nord America, dotati di una cresta cava, attraversata dalle vie nasali, che si pensa fosse usata per amplificare i suoni. Courtney Brown, musicista, docente della Southern Methodist University (Usa), ha messo a punto strumenti musicali ispirati al loro cranio, Dinosaur Choir (il "coro del dinosauro" che potete ascoltare qui sopra): al progetto è dedicato un approfondimento su Focus n° 397. Brown ci racconta come questi strumenti sono nati e come sono suonati. Su che cosa si basa lo strumento? Sulla tomografia computerizzata dei crani fossili. Poi viene eseguita la retrodeformazione, ovvero la "riparazione" della deformazione del cranio causata da milioni di anni di sepoltura e schiacciamento, con un software di modellazione 3D. Lo facciamo separatamente, per l'esterno del cranio e per l'interno delle vie nasali. Poi le parti sono "assemblate" nel modello virtuale dello strumento, infine realizzato con la stampa 3D. Per Dinosaur Choir ho collaborato con Thomas Dudgeon, paleontologo del Royal Ontario Museum e dell'Università di Toronto (Canada). Ha fornito il modello 3D esterno del cranio che abbiamo utilizzato nella più recente versione e ha eseguito la scansione iniziale delle vie nasali. Il designer e scultore Cezary Gajewski ha poi progettato il cranio e le altre parti dello strumento. Io ho scritto il software che simula le corde vocali dei dinosauri, basandomi sui meccanismi vocali degli uccelli e modificando i parametri per riflettere l'anatomia ipotizzata dei dinosauri (in particolare dei Corythosaurus). Attualmente, sto utilizzando un modello vocale basato sulla siringe (l'organo vocale degli uccelli) della tortora dal collare. I parametri sono poi modificati sulla base del cranio del Corythosaurus. Questo processo è altamente speculativo e fantasioso, poiché non ci sono resti di organi vocali di Corythosaurus. Da dove viene l'ispirazione per uno strumento simile? E come si è evoluto? Durante un viaggio, mi sono fermata al Tucumcari Dinosaur Museum nel New Mexico, negli Stati Uniti, e ho visto una mostra sul Parasaurolophus, un dinosauro che, secondo gli scienziati, usava la sua lunga cresta cranica come cassa di risonanza per amplificare il suono. Si poteva premere un pulsante e sentire il verso ricostruito. E, da cantante, mi sono innamorata dell'idea di far cantare i dinosauri. Il Corythosaurus, come il Parasaurolophus, era un adrosauro, un dinosauro dal becco d'anatra con una grande cresta che ospitava le vie nasali e che, secondo gli scienziati, serviva per la risonanza. Ho scelto il Corythosaurus perché Lawrence Witmer dell'Università dell'Ohio aveva a disposizione le scansioni del cranio e dei passaggi nasali di un Corythosaurus subadulto. Da qui siamo arrivati al primo modello, Rawr!, in schiuma. Per la prima versione, ho usato una laringe meccanica creata con sottili palloncini per modellare le corde vocali e lo strumento si suonava soffiando in un tubo (come in un tradizionale strumento a fiato). Nella seconda versione, invece, la produzione del suono si basa su un software, su un modello vocale: ciò mi permette di aggiornare il tutto incorporando le scoperte recenti sull'anatomia dei dinosauri e sperimentando, invece di dover costruire una nuova laringe "fisica". Come si suona? Nella prima versione si soffia in un tubo. Nella seconda, i musicisti soffiano nel microfono per controllare il volume del suono: più forte si soffia, più forte è il suono. La forma della bocca – rilevata da una videocamera - controlla invece il tono: se è più allargata, come in un sorriso, si ha un suono più acuto, mentre se è più chiusa si ha un suono più grave. Il suono generato al computer - dal modello virtuale che riproduce le corde vocali del dinosauro - è emesso da un altoparlante e risuona attraverso le cavità nasali, proprio come accadrebbe in un dinosauro. Quali saranno le prossime creazioni? Per Dinosaur Choir abbiamo 2 modelli basati su Corythosaurus di diverse età, adulto e subadulto. Nel 2026 vogliamo rendere il software pubblico, in modo che chiunque possa creare uno strumento con la stampa 3D. Inoltre vogliamo ricreare un altro dinosauro con la cresta, Lambeosaurus lambei. Ed esplorare anche la possibilità di basarci sull'anatomia di un dinosauro di un altro gruppo: un anchilosauro, che ha passaggi nasali particolari. Ci sono già stati diversi concerti con gli strumenti attuali… Ho fatto diverse esibizioni interattive in musei, festival e conferenze scientifiche. Ho suonato da solista così come in un ensemble, il Dinosaur Trio, e collaborato con un sassofonista..
Autore
Focus.it

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