Napoli, 4 agosto. Gaetano Montanino: esempio di coraggio civile contro la violenza criminale
- Postato il 4 agosto 2025
- Società
- Di Paese Italia Press
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4 agosto 2025 – In occasione dell’anniversario dell’uccisione di Gaetano Montanino, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani intende ricordare, con profondo rispetto e commozione, il sacrificio di un uomo che ha incarnato la resistenza civile contro il potere delle mafie, testimoniando con la propria vita il valore della legalità e dell’etica pubblica.
La notte del 4 agosto 2009, a Napoli, in piazza Mercato, Gaetano Montanino, guardia giurata e padre di famiglia, veniva colpito a morte da sette colpi di pistola per essersi opposto, disarmato di tutto fuorché della propria dignità, al tentativo di rapina da parte di quattro giovani legati alla camorra. Non ha ceduto la propria arma d’ordinanza: sapeva che consegnarla significava alimentare un circuito di violenza senza fine. Ha scelto la vita degli altri, pur sapendo che stava rinunciando alla propria. Aveva 45 anni, una moglie, una figlia e un altissimo senso del dovere.
Non si è trattato di un “fatto di cronaca nera”. La sentenza della Corte di Assise di Appello ha inquadrato l’omicidio in un contesto camorristico strutturato, legato agli interessi armati del clan Mazzarella. Montanino, dunque, non è solo una vittima del dovere (riconoscimento giunto nel 2013 e seguito dalla medaglia d’oro al merito civile nel 2018): è un simbolo di resistenza etica, un esempio civico per generazioni di cittadini.
Da allora, la sua memoria ha continuato a vivere attraverso iniziative educative, culturali e civili: lapidi commemorative, spettacoli teatrali, marce della legalità, progetti scolastici, festival dell’impegno civile, presìdi di Libera, e la voce commossa e ferma della figlia Veronica, che da attrice, ricercatrice e attivista ha saputo tradurre il dolore in testimonianza e impegno.
Non si commemora Gaetano Montanino solo per la sua morte, ma per la scelta consapevole e coraggiosa di non cedere alla paura, in un territorio in cui troppe volte la violenza diventa regola e il silenzio viene scambiato per sopravvivenza. Egli ha affermato, con lucidità e coerenza, che il diritto non può essere negoziato, nemmeno sotto minaccia.

Nel tempo in cui la memoria è sempre più fragile, e la criminalità si reinventa con nuove forme di potere e consenso, la figura di Gaetano Montanino rappresenta un architrave etico per l’educazione civica nelle scuole italiane. Ricordarlo non è un esercizio di nostalgia, ma un atto politico e pedagogico.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone, pertanto:
– di introdurre stabilmente nelle scuole la figura di Gaetano Montanino nell’ambito dei percorsi di Educazione alla Legalità e alla Cittadinanza Attiva;
– di sostenere la rete delle scuole impegnate nella memoria delle vittime innocenti della criminalità;
– di incentivare attività didattiche interattive (laboratori teatrali, documentari, podcast) che rendano gli studenti protagonisti nella trasmissione dei valori democratici.
Nel ricordare Gaetano, ricordiamo chi siamo e quale Paese vogliamo costruire. Il suo gesto non è una nota a piè pagina nella storia della legalità: è una lezione permanente di umanità e giustizia.
prof. Romano Pesavento
presidente CNDDU
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