Napoli, accoltellato il calciatore Bruno Petrone: è in rianimazione

  • Postato il 27 dicembre 2025
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Napoli, accoltellato il calciatore Bruno Petrone: è in rianimazione

Il giovane calciatore Bruno Petrone, 18 anni, è stato accoltellato a Napoli mentre era con gli amici: asportata la milza, resta in rianimazione. Si ipotizza una spedizione punitiva.


NAPOLI – Una notte di violenza nel cuore della movida ha trasformato via Bisignano, nella zona dei “baretti” di Chiaia, in teatro di un’aggressione brutale. La vittima è Bruno Petrone, 18 anni, giovane promessa del calcio campano, attualmente in forza all’Angri (Eccellenza) e con un esordio in Serie C nel 2024 con la maglia del Sorrento. Il raid è scattato poco dopo l’1:15 della scorsa notte tra il 26 e il 27 dicembre 2024. Secondo le prime ricostruzioni dei Carabinieri del nucleo operativo, il giovane stava passeggiando con alcuni amici quando è stato affiancato da almeno due scooter. Senza alcuna discussione verbale, gli aggressori hanno sferrato due fendenti mirati al ventre e al fianco sinistro.

Le modalità dell’azione, rapidità, precisione dei colpi e l’inseguimento previo, spingono gli inquirenti a non escludere l’ipotesi di una spedizione punitiva organizzata, sebbene il movente resti ancora avvolto nel mistero: Bruno Petrone è infatti un ragazzo incensurato e descritto da tutti come un atleta serio.

IL QUADRO CLINICO DEL CALCIATORE PETRONE: CAUTO OTTIMISMO DOPO L’OPERAZIONE ALL’OSPEDALE SAN PAOLO DI NAPOLI

Trasportato d’urgenza all’ospedale San Paolo, il diciottenne è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico durante il quale i medici hanno dovuto procedere all’asportazione della milza. Attualmente il ragazzo è ricoverato nel reparto di Rianimazione. Nonostante la prognosi resti riservata, dall’ultimo bollettino medico filtra un lieve miglioramento: i sanitari si dicono cautamente ottimisti sul decorso post-operatorio del giovane atleta.

LE INDAGINI: AL SETACCIO I FILMATI DI CHIAIA

I Carabinieri hanno già ascoltato a lungo gli amici che si trovavano con lui al momento del ferimento. Gli investigatori vogliono capire se vi siano stati attriti nei giorni precedenti. Sotto la lente d’ingrandimento ci sono i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona; i video confermano la dinamica concitata e l’arrivo dei mezzi, ma l’oscurità e i caschi rendono difficile l’identificazione immediata dei responsabili.

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