Napoli, immigrazione clandestina, coinvolti tre avvocati
- Postato il 10 giugno 2025
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Il Quotidiano del Sud
Napoli, immigrazione clandestina, coinvolti tre avvocati
Immigrazione clandestina. Tre avvocati a capo di una organizzazione criminale che favoriva l’ingresso in Italia in cambio di diecimila euro. Operazione della DIA di Napoli. Quarantacinque indagati
Tre avvocati erano a capo di una organizzazione criminale che permetteva l’ingresso in Italia di immigrati in cambio di circa 10mila euro. È quanto emerge dalle indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ed eseguita dalla Polizia di Stato. Lo ha rivelato il procuratore di Napoli Nicola Gratteri in conferenza stampa, oggi, martedì 10 giugno, affiancato dal Questore Maurizio Agricola e dal capo della Mobile Giovanni Leuci.
IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, 45 INDAGATI
Sono 45 le persone, indagate, a vario titolo, dei reati di associazione a delinquere, finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina pluriaggravato, estorsione aggravata dal metodo mafioso, falso ideologico e truffa. Tra le persone destinatarie della misura risultano anche alcuni avvocati, titolari di C.A.F. operanti nei paesi vesuviani, oltre ad esponenti della locale criminalità organizzata. Sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari 23 soggetti, tra i quali molteplici collaboratori dei predetti professionisti nonché numerosi mediatori stranieri, ed alla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G. undici datori di lavoro che avrebbero messo a disposizione le proprie realtà aziendali per false assunzioni di cittadini extra Ue. Infine, è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni e rapporti assicurativi per un valore complessivo di circa due milioni di euro.
TRE DISTINTE ASSOCIAZIONI PER DELINQUERE
L’attività svolta avrebbe evidenziato l’esistenza, in Campania, soprattutto nei Comuni di San Giuseppe Vesuviano ed Ottaviano – area caratterizzata dalla presenza di una fiorente comunità di cittadini del Bangladesh di tre distinte associazioni per delinquere, messe in piedi da altrettanti avvocati e da gestori di alcuni Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale (C.A.F.), volte a lucrare su cittadini extracomunitari interessati ad entrare in Italia o a regolarizzare la propria posizione sul territorio nazionale, sfruttando le criticità della normativa relativa alle procedure di programmazione dei flussi d’ingresso in Italia di stranieri.
IMMIGRAZIONE CLANDESTINA, FITTIZIE RICHIESTE DI ASSUNZIONE
Dalle indagini, corroborate da attività tecnica ed articolatesi in servizi di osservazione, nonché in approfondite analisi della documentazione acquisita presso gli uffici competenti sarebbe emerso che i menzionati promotori delle associazioni, in accordo con datori di lavoro compiacenti e mediatori bengalesi avvalendosi, per le attività istruttorie, di numerosi collaboratori, sistematicamente avrebbero istruito ed inoltrato fittizie richieste di assunzione di aspiranti lavoratori extracomunitari.
IL RUOLO DEGLI AVVOCATI COINVOLTI
A tale scopo, e dietro lauto compenso, i predetti legali e gestori di C.A.F. avrebbero procurato agli interessati la documentazione, ideologicamente falsa, richiesta dalla normativa sui flussi migratori per un regolare ingresso in Italia, soprattutto attinente ad una disponibilità all’assunzione di imprenditori in realtà inesistente e all’idoneità degli alloggi in cui i lavoratori avrebbero dovuto essere ospitati, asseverando, in qualità di professionisti qualificati, la conformità alla legge di istanze corredate da documentazione truffaldina. I promotori indagati utilizzando identità digitali (Spid) di altri associati ( tra cui un appartenente alle FF.OO) avrebbero inoltrato complessivamente diverse migliaia di richieste di nulla osta, con l’effetto finale, qualora le pratiche truffaldine trattate avessero superato lo sbarramento temporale del meccanismo del “click day”, di favorire l’immigrazione clandestina.
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