Napoli, l’errore sulla nuova maglia resta: da De Laurentiis un insegnamento ai giovani sul valore di uno sbaglio
- Postato il 18 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Ha fatto sorridere, discutere e scatenato inevitabilmente l’ironia dei social. Stiamo parlando ovviamente delle nuove magliette del Napoli per la stagione 2025-2026, che nella giornata odierna sono balzate agli onori della cronaca – non solo sportiva – per un refuso impresso sul marchio di autenticità del prodotto. In serata, la decisione della società di non cancellare l’errore e la motivazione è da applausi.
- Una maglia che accoglie un grande insegnamento
- Il refuso che ha scatenato i social
- L’errore resta
- Un messaggio per i più giovani
Una maglia che accoglie un grande insegnamento
Come insegna la storia, non si raggiungono grandi risultati senza commettere prima degli errori. Ci si può ridere su, si può ironizzare e puntare il dito, ma l’importante è imparare la lezione e proseguire il proprio percorso, consci del fatto che dopo ogni caduta ci si può rialzare più forti di prima. E, così, ha scelto di fare il Napoli, che ha presentato le nuove maglie per la stagione 2025-2026 da vivere con lo scudetto sul petto e un grande insegnamento qualche centimetro più in basso.
Il refuso che ha scatenato i social
Ma che cosa è successo? Semplice, il marchio di autenticità delle nuove magliette della squadra di Antonio Conte – che oggi ha parlato in conferenza stampa non nascondendo le ambizioni degli azzurri – presenta la scritta Autenthic invece di Authentic. Una “h” nel posto sbagliato che ha scatenato i social e ingolosito i collezionisti, che resteranno però delusi di sapere che l’errore resterà. Il motivo della scelta lo ha spiegato Valentina De Laurentiis, che ha colto l’occasione per lanciare uno splendido messaggio.
L’errore resta
“Potrei cercare scuse o correggere l’errore nel resto della produzione, ma non lo farò. Preferisco lasciare tutto così com’è, trasformando l’occasione per lanciare il messaggio che chi lavora può sempre inciampare”, ha spiegato la figlia del patron azzurro. La designer del Napoli ha poi aggiunto: “L’importante è trovare subito una soluzione, se possibile, o trarne un insegnamento”.
[iol_placeholder type="social_instagram" id="DMLVCcLttsq" max_width="540px"/]Un messaggio per i più giovani
Quindi, la decisione da applausi: “Quel refuso servirà a rendere le nostre divise ancora più umane e, in un certo senso, uniche. Vorrei – ha chiosato – fosse un messaggio ai più giovani, che spesso hanno paura di mettersi in discussione per timore di finire sul patibolo, spesso virtuale. Invece, è proprio quando si cade che ci si rialza, si cresce, si vive. Così come fa da secoli la nostra città che nu’mmore, è viva… ancora”.