Napoli, ora è allarme: umiliato dal Psv (quarto ko di fila in trasferta)
- Postato il 21 ottobre 2025
- Di Panorama
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“Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova” scriveva Agatha Christie. Se è così, quattro di fila fanno un problema e quello del Napoli comincia a prendere i contorni di un grande problema perché dopo Manchester, San Siro e Torino anche Eindhoven ha visto cadere la squadra di Antonio Conte. Quattro trasferte tra Champions League e campionato, quattro sconfitte di fila. Quella in terra d’Olanda meritata al di là del risultato e della testata con cui il solito McTominay aveva aperto le danze illudendo i partenopei.
Un anno fa in tutta la stagione, senza coppe europee, il Napoli era caduto solo tre volte lontano dal Maradona di cui una schierando le riserve in Coppa Italia all’Olimpico contro la Lazio. Una solidità che sembra improvvisamente svanita e che dovrà essere risolta in fretta. Farsi prendere a schiaffi dal Psv a pochi giorni dalla sfida scudetto con l’Inter non è il miglior viatico, soprattutto perché i motivi di preoccupazione riguardano un po’ tutto: condizione fisica, rendimento di giocatori chiave della rosa e funzionalità del modulo che Conte ha scelto per affrontare la prima parte della stagione.
Napoli, la genesi delle sconfitte in trasferta
A Eindhoven non ha funzionato nulla e se contro il Manchester City c’era la scusante della precoce inferiorità numerica, a San Siro con il Milan l’alibi degli errori sotto porta e a Torino quelli dei forfait improvvisi di McTominay e Hojlund, la caduta in Olanda affonda le sue radici altrove. Il Napoli è stato messo sotto sia sul piano della corsa che dell’organizzazione in campo, non ha praticamente reagito quando è andata sotto e non ha avuto niente dai suoi fari.
De Bruyne, preso anche per far crescere in fretta un gruppo con poca esperienza in Europa, ha firmato una partita piatta. Come lui Anguissa e Politano, Lucca è sparito nella difesa del Psv e la retroguardia è naufragata per una sconfitta che con il passare dei minuti ha preso le sembianze di un’imbarcata umiliante. Sia chiaro, il cammino in Champions League non è compromesso così come la classifica in campionato, una mischia che deve ancora esprimere gerarchie nette.
Conte, dov’è il mercato di De Laurentiis?
L’allarme è più profondo perché mette in discussione le scelte fondanti del progetto firmato da Conte e finanziato con generosità da De Laurentiis: il mercato non sta dando quasi nulla, le riserve non incidono e i titolari faticano. E’ una sorpresa, considerate le premesse della vigilia, e non si può spiegare come fa il tecnico leccese raccontando la storia della stagione più difficile, quella del consolidamento, dei giovani da lanciare e così via.
E’ possibile che l’umiliante notte di Eindhoven (2-6 e poteva finire peggio) suoni come una sveglia e provochi una reazione già dall’incrocio con l’Inter che attende da maggio la rivincita. Oppure può indirizzare negativamente la stagione partenopea. Le promesse erano diverse, lo svolgimento fin qui è stato deludente.