Napoli porta la Vela Celeste alla 19ª Biennale di Venezia
- Postato il 9 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Napoli porta la Vela Celeste alla 19ª Biennale di Venezia
Napoli porta la Vela Celeste di Scampia alla 19ª Biennale di Venezia: l’installazione, visibile dal 10 maggio al 23 novembre 2025, diventa simbolo di rinascita urbana.
NAPOLI – Una delle periferie più discusse d’Italia diventa protagonista sulla scena internazionale dell’architettura. Alla Biennale di Venezia 2025 (10 maggio-23 novembre 2025), Napoli presenta “Vela Celeste: Reimagining Home”, un’installazione che incarna il coraggio di ripensare l’urbanistica non come imposizione dall’alto, ma come processo condiviso, inclusivo, rigenerativo. Al centro del progetto, la Vela Celeste di Scampia, unica superstite di un impianto architettonico che per decenni ha rappresentato degrado e marginalità, ma che oggi si propone come nuovo simbolo di speranza.
Napoli porta la Vela Celeste alla 19ª Biennale di Venezia
Nata negli anni Settanta come esperimento di edilizia modernista, la struttura delle Vele è diventata presto emblema delle fragilità urbanistiche e sociali del Paese. Oggi, grazie ai fondi del PNRR e del Next Generation EU, il Comune di Napoli ha deciso di invertire la rotta: due delle tre Vele verranno abbattute, mentre la Vela Celeste sarà trasformata in un’infrastruttura civile capace di dare voce e forma alle aspirazioni di una comunità in cammino.
«Il progetto di riqualificazione delle Vele di Scampia – ha dichiarato il sindaco Gaetano Manfredi – è un lavoro collettivo costruito col territorio ed è quindi un modello nazionale. La costruzione di nuovi edifici e l’insediamento di spazi di comunità contribuirà alla rinascita di un quartiere che, per lungo tempo, ha sofferto l’assenza delle Istituzioni. Portare a Venezia un esempio di questa rinascita, la Vela Celeste, è una grande soddisfazione per Napoli e per la nostra Amministrazione».
Al centro del progetto c’è la co-progettazione civica, una pratica che ha coinvolto un gruppo rappresentativo dei 2.000 abitanti di Scampia – attualmente ricollocati in attesa del ritorno nel quartiere – insieme a realtà storiche del territorio, come il Comitato Vele. Con il supporto dell’intelligenza artificiale, i cittadini hanno contribuito a costruire un archivio digitale di immagini, visioni e desideri, che confluisce nell’installazione veneziana come testimonianza viva di partecipazione e futuro condiviso.
«La Vela Celeste non è solo un simbolo, né un ricordo statico del passato – ha proseguito il sindaco – ma un archivio di immaginari in grado di ripensare il futuro della città. Insieme possiamo farlo, anzi lo stiamo facendo».
Installazione intitolata “Reimagining Home”
L’installazione, dal titolo emblematico “Reimagining Home”, visibile dal 10 maggio al 23 novembre 2025, non è dunque solo un’operazione estetica o architettonica, ma un atto politico e culturale, che dimostra come anche le periferie più stigmatizzate possano diventare motore di innovazione urbana. Grazie al connubio tra partecipazione civica e tecnologie emergenti, Scampia si propone oggi come modello replicabile di trasformazione sociale. E così, nella cornice internazionale della Biennale, Napoli porta un messaggio chiaro: la rigenerazione è possibile, quando è costruita con e per le persone. La Vela Celeste, da rovina urbana a vela di speranza, naviga verso un nuovo orizzonte.
Il Quotidiano del Sud.
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