Napoli, punta il fucile contro i sanitari del 118 per portare il padre in altro ospedale
- Postato il 1 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Napoli, punta il fucile contro i sanitari del 118 per portare il padre in altro ospedale
Napoli, punta un fucile ad aria compressa contro i sanitari del 118: pretendeva che il padre venisse trasportato al Policlinico anziché all’Ospedale del Mare, destinazione stabilita dai soccorritori. Ora è agli arresti domiciliari.
NAPOLI – Con il padre colto da un grave malore, ha perso il controllo. In preda al panico e alla rabbia, un infermiere 45enne ha impugnato un fucile ad aria compressa e lo ha puntato contro i sanitari del 118, pretendendo che l’ambulanza cambiasse rotta e trasportasse l’anziano al Policlinico anziché all’Ospedale del Mare. È accaduto nella tarda serata del 31 luglio in via Taddeo da Sessa, quartiere orientale di Napoli.
Napoli, punta il fucile contro i sanitari del 118 per portare il padre in un altro ospedale
Secondo quanto riferito dai Carabinieri del nucleo radiomobile, intervenuti tempestivamente sul posto, l’uomo si trovava all’interno di un autolavaggio quando il padre, 70 anni, ha accusato un malore improvviso. All’arrivo dei soccorritori, il figlio ha estratto l’arma, minacciando il personale sanitario per costringerlo a modificare la destinazione del trasporto. Nonostante l’intimidazione, i sanitari hanno proseguito il loro percorso verso l’Ospedale del Mare. Poco dopo, i Carabinieri hanno identificato e arrestato l’infermiere, recuperando il fucile nascosto in un armadietto dell’autolavaggio. Attualmente, il 45enne si trova agli arresti domiciliari.
Un gesto probabilmente dettato dalla disperazione, ma che assume connotati gravi e allarmanti. La sua professione, e la conoscenza delle dinamiche sanitarie, rendono l’episodio ancora più inquietante, sollevando dubbi sul rispetto delle procedure di emergenza e la gestione degli interventi.
Questa vicenda riaccende i riflettori su un tema troppo spesso trascurato: la sicurezza degli operatori sanitari, sempre più esposti ad aggressioni durante il loro lavoro in prima linea. Un monito urgente affinché si trovino soluzioni concrete per tutelare chi ogni giorno rischia la vita per salvare quella degli altri, anche quando si trova di fronte a situazioni di forte tensione e fragilità.
Il Quotidiano del Sud.
Napoli, punta il fucile contro i sanitari del 118 per portare il padre in altro ospedale