Napoli si prepara per l'America's Cup: cronoprogramma serrato fino alla gara
- Postato il 9 ottobre 2025
- Cronaca
- Di Agi.it
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Napoli si prepara per l'America's Cup: cronoprogramma serrato fino alla gara
AGI -"Le squadre saranno qui ad aprile del 2026 e per quella data Bagnoli dovrà essere pronta". Tra le tante dichiarazioni d'intenti e i messaggi positivi e incoraggianti che le istituzioni continuano a lanciare da qualche mese a questa parte, le parole dell'event director dell'America's Cup, Leslie Ryan, suonano come un campanello d'allarme e un messaggio chiaro agli organizzatori.
La manifestazione velica più antica e più importante al mondo è in programma nel 2027, ma per poter beneficiare dello straordinario impatto positivo, in termini economici e di immagini, Napoli e l'Italia devono sciogliere il nodo della bonifica e riqualificazione del Sito di interesse nazionale.
"è il punto su cui dobbiamo lavorare di più in assoluto", rimarca Ryan, che nel corso di uno degli eventi di presentazione dell'evento, alla Camera di commercio, si sofferma anche sugli aspetti positivi.
"Nella scelta di un luogo la prima cosa che guardiamo è l'arena - spiega - lo spazio per le regate e qui a Napoli la location è ideale, perchè il campo di gara è molto vicino alla terraferma". A primavera inoltrata del prossimo anno, dunque, gli equipaggi prenderanno possesso del campo base, mentre al momento le squadre stanno definendo i termini del regolamento, che a breve sarà reso pubblico.
Il commissario di Governo per la bonifica e la rigenerazione urbana del Sin Bagnoli-Coroglio, Gaetano Manfredi, ribadisce che "i lavori sono cominciati, il cronoprogramma è ben definito e i tempi sono stretti, ma siamo molto fiduciosi. È solo il lavoro che paga, dobbiamo andare avanti rispetto al cronoprogramma". Grazie alla Coppa America ci sarà un'accelerazione degli interventi e si lavorerà parallelamente alla bonifica a terra e alla bonifica a mare.
"Spenderemo circa 150 milioni di euro - aggiunge Manfredi - che è quasi totalmente quello che doveva essere stanziato, più una parte aggiuntiva, che si aggira attorno al 10%. Per la realizzazione dell'evento sportivo, la competizione è prevalentemente sostenuta dai grandi sponsor internazionali e dai diritti televisivi così come accade per le Olimpiadi o i grandi eventi internazionali".
L'impatto economico dell'Americàs Cup è stato stimato in oltre un miliardo di euro e, per questo, l'ex ministro invita a mettere da parte le schermaglie di natura politica.
"Visto che è una manifestazione in acqua, dobbiamo remare tutti nella stessa direzione e avere tutti il vento in poppa, nell'interesse della città e della regione", dice l'ex ministro, riferendosi implicitamente anche alla segnalazione fatta dalla Regione all'Anac sulla gestione degli appalti.
Anche l'ad di 'Sport e Salute' non nasconde i "dubbi" e le "paure" su Bagnoli, ma predica ottimismo. "Bagnoli è davvero l'obiettivo dell'America's Cup - sottolinea Diego Nepi - Se c'è la volontà delle istituzioni e degli stakeholder di arrivare a quell'obiettivo, niente è impossibile. Siamo consapevoli della responsabilità che ci siamo assunti - aggiunge - ma vogliamo vincere tutti insieme questa sfida per riconsegnare a Napoli e all'Italia un'area straordinaria".
A proposito dei dubbi sollevati dalla Regione e dalla Soprintendenza speciale per il Pnrr, che ha chiesto la Valutazione di impatto ambientale per le opere temporanee previste a Bagnoli, Nepi ribadisce che "tutti gli attori coinvolti non solo devono remare nella stessa direzione, ma ognuno deve interrogarsi e fare tutto ciò che ritiene opportuno per le proprie competenze per operare in maniera costruttiva. Oggi abbiamo l'obiettivo del maggio 2026, vogliamo risolvere tutti i problemi che abbiamo per dare un futuro all'area di Bagnoli", conclude.
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