Nasce il “comitato per la difesa della sanità del Levante ligure”
- Postato il 15 luglio 2025
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- Di Genova24
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Chiavari. Dopo alcune indiscrezioni su un possibile accorpamento tra l’Asl4 Chiavarese e l’Asl3 Genovese nasce il comitato per la difesa della sanità del Levante ligure”, promosso da Massimo Maugeri e Davide Grillo.
Il comitato nasce “con uno spirito costruttivo e trasversale: non un movimento politico, ma uno spazio aperto a cittadini, operatori sanitari, professionisti, amministratori locali e associazioni che hanno a cuore il presente e il futuro della sanità pubblica nel nostro comprensorio”, dicono i promotori.
“L’ipotesi di fusione, ancora avvolta da molte incertezze, rischia di trasformarsi in un ulteriore indebolimento dei servizi sul territorio, accentuando il centralismo su Genova e allontanando diagnosi, cure e assistenza dalle comunità del Tigullio e dell’entroterra. È fondamentale che le decisioni sulla salute non vengano prese sopra le nostre teste, ma coinvolgendo in modo reale e trasparente i territori”, affermano Maugeri e Grillo.
“Il comitato non si oppone per principio, ma chiede trasparenza, confronto pubblico, dati certi, e soprattutto garanzie sui servizi attuali e futuri. Vogliamo sapere cosa accadrà agli ospedali di Chiavari, Lavagna, Sestri Levante e Rapallo. Vogliamo sapere se ci saranno tagli al personale, alle risorse, alle strutture di prossimità. Vogliamo sapere come saranno garantiti i servizi nei piccoli Comuni”, aggiungono.
“Il nostro obiettivo è duplice – dicono dal comitato – informare correttamente la popolazione e offrire un contributo attivo per costruire soluzioni condivise. Per questo lanciamo un appello a tutti coloro che hanno competenze, idee, energie da mettere a disposizione. Sanità significa vita, equità, diritti: difenderla è una responsabilità collettiva”.
“Invitiamo operatori sanitari, professionisti, amministratori locali, associazioni e tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della sanità pubblica del nostro territorio a unirsi a noi.
Il vostro contributo può fare la differenza: idee, competenze e testimonianze sono fondamentali per affrontare insieme questa fase delicata”, conclude la nota.