Naufragio di migranti al largo di Lampedusa: annega una donna, 87 salvati
- Postato il 30 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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Ennesima vittima e e nuovi dispersi, che si aggiungono alle almeno 255 persone morte e ai 284 dispersi dall’inizio del 2025 (dati OIM) sulla rotta più letale, quella del Mediterraneo Centrale. E’ stato un peschereccio tunisino a soccorrere un barcone di migranti che stava affondando a 45 miglia da Lampedusa, nel tratto di mare dove le aree Sar tunisina e maltese si sovrappongono. I pescatori hanno issato a bordo 87 persone provenienti da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Guinea Konakry, Mali, Senegal e Sudan. I migranti sono poi stati portati a Lampedusa da una motovedetta della Guardia costiera.
L’operazione di soccorso è scattata alle 2 di notte, quando alla Capitaneria di porto è arrivata la telefonata dei pescatori tunisini, con la segnalazione del barcone ormai in procinto di affondare. La Guardia costiera ha prestato soccorso e trasferito i migranti all’hotspot di Contrada Imbriacola. Tra loro ci sono 23 donne e 10 minorenni. Sull’isola è stato portato anche il corpo senza vita di una donna trentenne. I migranti hanno detto di essere partiti nella notte tra domenica e lunedì da La Louza, in Tunisia, con un barcone di metallo di circa 12 metri, pagando tra i mille e i 2 mila dinari tunisini a testa. La Guardia costiera ha comunicato di ipotizzare fino a 6 persone disperse durante il naufragio. Polizia e Croce rossa cercheranno di ottenere dai sopravvissuti maggiori informazioni su vittime e dispersi all’interno della struttura di accoglienza.
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