NBA, Detroit "libera" Simone Fontecchio che trova casa a Miami. I Bucks tagliano Lillard, SGA da record

  • Postato il 2 luglio 2025
  • Di Virgilio.it
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Cambia casacca l’unico italiano presente ancora in NBA: Simone Fontecchio è finito infatti ai Miami Heat, che l’hanno accolto nell’operazione (sign-and-trade) che ha portato Duncan Robinson ai Detroit Pistons, con i quali si è accordato per un triennale da 48 milioni di dollari. Fontecchio ha ancora un anno di contratto garantito nella lega: la scorsa estate firmò un biennale per complessivi 8,3 milioni di dollari a stagione, e quella cifra gli sarà comunque garantita, anche qualora Miami dovesse deciderlo di tagliarlo.

Fontecchio adesso è “libero”: a Miami per rilanciarsi

Il pericolo che questo possa accadere è piuttosto elevato: gli Heat avevano bisogno di un’operazione in uscita di una certa rilevanza per scendere sotto la luxury tax, e Robinson è stata la pedina sacrificata sull’altare del bilanciamento dei conti (il giocatore aveva rinunciato all’opzione di rinnovo per una stagione a 20 milioni di dollari, di cui 10 garantiti).

Fontecchio di fatto diventa il 15esimo giocatore a roster per Miami, che per operare ulteriormente sul mercato dovrà giocoforza liberarsi di qualche contratto. E non è escluso che uno di questi potrebbe riguardare proprio il giocatore abruzzese, che a Detroit ha faticato tanto a trovare una sua dimensione, con JB Bickerstaff che gli ha concesso nella passata stagione appena 16.5 minuti di media a partita, nei quali ha raccolto 5.9 punti e 2.9 rimbalzi a serata, ma senza poi entrare nelle rotazioni durante la corsa play-off (è stato uno dei due giocatori Pistons a non vedere mai il campo).

L’addio da Detroit era nell’aria e Miami ha fiutato l’affare, ma soprattutto per mettere a posto il discorso salariale. Toccherà a Erik Spoelstra e al suo assistente Chris Quinn, oltre che al GM Pat Riley, decidere se concedere una chance alla stella della nazionale azzurra o se utilizzarlo per arrivare ad altri obiettivi.

Agli Europei con meno pensieri per la testa

Fontecchio in questi giorni si trova in Italia, pronto a unirsi tra poche settimane al gruppo azzurro che inizierà il cammino verso EuroBasket 2025, appuntamento al quale l’ala pescarese tiene moltissimo, ripensando anche all’infortunio che l’ha tenuto fuori dal preolimpico della passata stagione.

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Miami diventa una tappa cruciale nella sua carriera NBA: dopo un’annata passata ai margini, agli Heat spera di trovare quella considerazione che dopo l’arrivo di Bickerstaff ha perso ai Pistons, e magari presentarsi tra un anno da free agent per andare a caccia di un bel contratto e di una destinazione gradita.

Polveriera Bucks: Lillard tagliato per far spazio a Turner

In NBA però le cose succedono sempre in fretta, e spesso senza una logica: vedere quanto fatto dai Milwaukee Bucks, che si sono assicurati il lungo Myles Turner dei Pacers tagliando un 10 volte All Star come Damian Lillard, per giunta infortunato (è uno dei tre giocatori che ha sacrificato la run play-off con la rottura del tendine d’Achille: gli altri sono Jayson Tatum e Tyrese Haliburton).

La cosa non è piaciuta a Giannis Antetokounmpo, che peraltro si sta guardando intorno e potrebbe diventare il vero ago della bilancia della free agency, aperta da poco più di 24 ore. Finora chi ha operato meglio sul mercato sono senza dubbio gli Houston Rockets, che si sono assicurati Kevin Durant, Dorian Finney-Smith e hanno confermato l’ossatura giovane e di prospettiva che già s’era fatta valere nell’ultima regular season.

Gilgeous-Alexander passa all’incasso: rinnovo record!

Ma i “botti”, quelli grossi, potrebbero ancora dover vedere la luce, con i Lakers dell’insoddisfatto LeBron James alla finestra per cercare di accontentare le pretese del re.

A OKC invece, dopo la conquista dell’anello, è arrivato il rinnovo record di Shai Gilgeous-Alexander: 285 milioni di dollari per i prossimi 4 anni, più di 70 all’anno di media, contratto reso possibile dall’aumento del salary cap e dal nuovo contratto televisivo che ha fatto non ricca, ma ricchissima l’NBA tutta.

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Virgilio.it

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