Nel cuore dell’Impero Romano: alla scoperta della maestosa Domus Tiberiana

Era il palazzo per eccellenza, rappresentazione fisica del potere imperiale: la Domus Tiberiana, con la sua posizione predominante sul colle Palatino, osservava dall’alto tutto ciò che accadeva nella valle del Foro Romano.

È sicuramente uno dei luoghi più interessanti da visitare a Roma, tra i patrimoni custoditi dal Parco Archeologico del Colosseo che, dopo essere stata chiusa per ben 50 anni, dal 2023 è possibile visitare con un suggestivo percorso che ne racconta l’importanza e il fascino storico.

La storia della Domus Tiberiana

Eretta nel I secolo d.C. sul versante nord-occidentale del colle Palatino, una zona anticamente molto ambita dalle famiglie aristocratiche di Roma, la Domus Tiberiana è considerata il primo vero e proprio palazzo imperiale. Secondo gli studi archeologici, la costruzione iniziò sotto l’imperatore Nerone dopo l’incendio del 64 d.C., con successive ristrutturazioni e ampliamenti nel corso del tempo, sotto Domiziano (81-96 d.C.) e Adriano (117-138 d.C.).

Il palazzo, oltre alla parte residenziale, comprendeva anche diverse aree adibite a giardino, luoghi di culto e ambienti destinati alla guardia pretoriana a tutela dell’Imperatore, nonché un vero e proprio quartiere di servizi affacciato verso il Foro Romano. La Domus Tiberiana venne utilizzata nella sua funzione originaria fino al VII secolo, quando fu scelta come sede pontificia da Giovanni VII.

Venne abbandonata per diversi secoli, fino a quando la famiglia Farnese vi realizzò un sistema di terrazze scenografiche, scale e giardini noto come Horti Farnesiani, destinato a ospitare una nuova corte.

Come visitare la Domus Tiberiana

La Domus Tiberiana, dopo essere rimasta chiusa per 50 anni, ha riaperto le porte al pubblico con un nuovo percorso di visita. Venne vietato l’ingresso a causa di problemi strutturali che ne mettevano a rischio la sicurezza ma, dopo anni di lavori e restauri, sono state ritrovate anche tantissime testimonianze del tempo. Reperti in ceramica, metallo e vetro, statuette e decorazioni oggi sono state utilizzate per l’allestimento museale e per il racconto della vita che si svolgeva all’interno della reggia.

Il percorso di visita si sviluppa nelle viscere del palazzo attraverso la rampa di Domiziano e gli Horti Farnesiani: i visitatori oltrepassano le arcate del quartiere dei servizi e si avventurano alla scoperta delle sette sale espositive, quattro delle quali comunicanti tra di loro, affacciate sul Foro Romano. L’idea è quella di permettere agli ospiti di accedere al palazzo imperiale passeggiando sulla via coperta Clivo della Vittoria e calcare idealmente le orme dell’imperatore.

Sul lato opposto troverete due sale multimediali che ospitano un documentario e la ricostruzione olografica del monumento. L’allestimento si articola secondo una visione tematica all’interno degli ambienti del quartiere sostruttivo di epoca adrianea, destinato ad accogliere i servizi, le botteghe per la vendita al dettaglio e presumibilmente anche attività amministrative.

Per visitare il palazzo imperiale bisogna acquistare il biglietto: questo, al costo di 18 euro, è valido per un solo ingresso all’area archeologica del Foro Romano-Palatino, Fori Imperiali e siti SUPER, incluse le mostre in corso. In alternativa, sono disponibili anche i biglietti cumulativi, come quello 24h: valido per 24 ore, include un unico accesso al Colosseo (primo e secondo ordine, senza l’arena) e un unico accesso alle aree archeologiche del Foro Romano, del Palatino e dei Fori Imperiali, comprese le mostre in corso, tra cui la Domus Tiberiana e il suo museo.

Autore
SiViaggia.it

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