Nella Digital Week tiene banco l’intelligenza artificiale: mercato boom, niente paura

  • Postato il 2 ottobre 2025
  • Di Il Foglio
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Nella Digital Week tiene banco l’intelligenza artificiale: mercato boom, niente paura

Digitale fa rima con AI. Il mercato digitale italiano supera nel 2024 la soglia degli 80 miliardi di euro ed è previsto in aumento anche per la chiusura del 2025. L’incremento continua nel 2026, con un mercato che arriva a valere oltre 86 miliardi. In Lombardia ha superato i 23 miliardi con un incremento del 4,3 per cento. La sola Intelligenza artificiale fattura quasi 300 milioni in Lombardia. Ma le cifre del fatturato non dicono tutto. I data center, cuore del mondo digitale, sono una cinquantina nella regione ma la gran parte (86 per cento) sono concentrati a Milano. Mentre da qui al 2035 l’Ai porterà a livello nazionale una crescita del Pil fino a 38 miliardi, però 6 milioni di lavoratori sono “a rischio”, mentre 9 milioni potrebbero vedere l’Ai integrarsi con le loro mansioni. Questi i dati del recente Focus Censis Confcooperative.


 

Si è aperta la Milano Digital Week, cruciale. La città si è trasformata in un laboratorio diffuso di cultura digitale e innovazione. Il tema di quest’anno, “Tutte le intelligenze della città”, ha messo al centro il dialogo tra nuovi linguaggi digitali e dimensione umana, con un palinsesto di università, imprese, startup e hub culturali nei quartieri. Sei aree tematiche: Cittadinanza Digitale, Smart City, Cultura, Arte e Sport, Digitale per le Imprese, Lavoro e Formazione, Tecnologie. Inclusione sociale, salute, formazione e cybersecurity saranno al centro del confronto con esperti e operatori del settore. Ma il tema che coinvolge tutti è proprio l’Intelligenza artificiale. Per Pietro Cerretani, ceo di TIG Events “la Milano Digital Week è un’occasione per approfondire il mondo della tecnologia e comprendere come il digitale trasformi i nostri spazi, il nostro tempo e la vita di tutti i giorni”. TIG ha realizzato una ricerca che conferma il ruolo di Milano come protagonista della crescita digitale ed economica del paese. Nel 2025, infatti, il valore del mercato digitale lombardo è stimato 23,4 miliardi di euro, con Milano da sola che raggiunge ben 14,8 miliardi. Milano eccelle anche nelle infrastrutture digitali, energetiche e logistiche. Secondo l’indice “Green & Smart” di Unioncamere, la città raggiunge quota 174,9 (Italia = 100), con un valore di 85,1 nella componente digitale. La centralità di Milano si riflette anche nella concentrazione di Data center, ospitando grandi player internazionali come Microsoft, Equinix, Fastweb, OVH e Vantage Data Centers. Milano e tutto il resto. La provincia ospita il 9 per cento dei cluster tecnologici italiani, il 18 degli incubatori e il 20 delle startup. Il polo ICT di Milano e Brianza conta circa 16.400 unità locali e 136 mila addetti (21,2 per cento della forza lavoro italiana del settore).

 
Ma il fenomeno digitale si è allargato alla Lombardia. L’Istituto Ixé, per EDI Confcommercio e Assintel, ha messo in luce come il tessuto imprenditoriale lombardo abbia un’alta propensione ad aumentare gli investimenti ICT, in linea con la media nazionale, a dimostrazione di un territorio che non ha subito rallentamenti ma ha invece colto le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Il 32 per cento delle imprese lombarde, secondo i dati dell’Assintel Report Lombardia, prevede un incremento del budget dedicato alle tecnologie emergenti nel 2025. Per quanto riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale, secondo i dati elaborati da TIG – The Innovation Group attualmente il 43 per cento delle imprese lombarde utilizza una o più soluzioni di Ai, e il 33,5 ha dichiarato l’intenzione di adottarle nei prossimi anni. Le applicazioni più diffuse includono l’assistenza clienti tramite chatbot, l’automazione di processi ripetitivi e l’analisi predittiva. L’adozione dell’Ai risulta particolarmente significativa tra le medie e grandi imprese, indicando un’accelerazione tecnologica che posiziona la Lombardia come territorio chiave per l’innovazione digitale in Italia. I principali ostacoli che le imprese lombarde evidenziano nell’adozione dell’Ai sono legati alla capacità di spesa per gli investimenti e alla mancanza di competenze per le quali sono necessarie politiche di incentivazione e iniziative che avvicinino domanda e offerta. “La Lombardia si conferma una regione leader nell’innovazione ICT – commenta Paola Generali, presidente di EDI Confcommercio e Assintel, e consigliera nazionale di Confcommercio con incarico sulla digitalizzazione – grazie a un ecosistema imprenditoriale dinamico e a una forte integrazione tra imprese, istituzioni e ricerca. E’ fondamentale proseguire sulla strada della digitalizzazione”.
 

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Autore
Il Foglio

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