Nella scuola è tempo di fare, non di vietare. Ci scrive Valditara
- Postato il 6 settembre 2025
- Di Il Foglio
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Nella scuola è tempo di fare, non di vietare. Ci scrive Valditara
Al direttore - Con riguardo all’articolo pubblicato dal Foglio Europeo a firma di Pietro Guastamacchia, dal titolo “Una nuova compagna di classe. L’intelligenza artificiale può essere un’alleata di studenti e professori, uno strumento di consapevolezza. Serve un’educazione alla tecnologia, come in Estonia. L’Italia non ce l’ha proprio”, mi sembra corretto precisare quanto segue: 1. A settembre 2024 nelle nuove linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica sono diventati obiettivi di apprendimento l’educazione digitale, l’AI e l’uso corretto delle nuove tecnologie digitali; 2. Siamo tra i primi paesi in Europa ad aver avviato in via sperimentale l’uso della AI allo scopo di personalizzare la didattica; 3. Quasi tutti i paesi europei stanno seguendo il nostro (e non solo nostro) esempio di vietare il cellulare in classe; 4. A Napoli dall’8 al 13 ottobre, su nostra iniziativa, si terrà il primo summit internazionale su AI e scuola; 5. Abbiamo speso 2,1 miliardi per digitalizzare le scuole; 6. Eravamo a un rapporto di 1 device ogni 6 studenti nell’anno scolastico 2021/2022, dovremmo avvicinarci a un rapporto di 1 device ogni 2 studenti nell’anno scolastico 2025/2026 grazie a tutti gli investimenti sulla digitalizzazione delle scuole; 7. Dall’inizio di questo governo a oggi abbiamo speso 450 milioni per la formazione digitale dei docenti. Come si vede, l’Italia è non solo consapevole ma protagonista delle trasformazioni che l’intelligenza artificiale e in generale le nuove tecnologie possono avere nella didattica.
Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione
Gentile ministro, grazie dei suoi appunti e dei suoi spunti. Qualche elemento forse utile, per ragionare intorno all’eccellenza italiana. In Estonia, tutte le scuole sono collegate a internet dal 1997, il rapporto device/studenti è vicino a 1:1 e il programma AI Leap darà entro il 2027 un account di intelligenza artificiale a 58 mila studenti e 5 mila docenti. L’Estonia, forse non a caso, è prima in Europa nei test Pisa per matematica, scienze e lettura, mentre l’Italia si muove nella fascia medio-bassa Ocse, poco sopra Grecia e Slovacchia. In Finlandia l’alfabetizzazione digitale comincia durante il periodo dell’infanzia: i bambini sotto i sei anni imparano già a distinguere i contenuti reali da quelli sintetici, metà dei giovani segue corsi online (contro il 24 per cento della media Ue) e un piano da 5 miliardi porta reti veloci e strumenti di AI in ogni scuola. In Italia ci sono certamente sforzi interessanti, come quelli che ha elencato, ma sarebbe bello che l’Italia diventasse un modello per quello che fa, non per quello che vieta. Grazie, un caro saluto e in bocca al lupo.
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