Nella Thailandia del Nord è stata scoperta un’antica (e importantissima) grotta nella giungla

  • Postato il 20 agosto 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Nel cuore della Thailandia settentrionale, una nuova e inattesa scoperta archeologica ha fatto parlare di sé: una caverna preistorica, chiamata Tham Ta Kueng, è stata individuata nel remoto distretto di Nakhon Thai, nella provincia di Phitsanulok. L’incontro con questo tesoro nascosto è avvenuto quasi per caso, durante una pattuglia di routine del Parco Naturale Phu Khat, svoltasi tra il 14 e il 16 agosto 2025 nella fitta foresta di Khwae Noi.

A rendere ufficiale la notizia ci ha pensato il capo del parco, Mongkol Khamsuk, che il 18 agosto ha annunciato la scoperta definendola una “buona notizia per l’archeologia thailandese”. Non si tratta solo di un ritrovamento eccezionale, perché secondo Khamsuk, Tham Ta Kueng rappresenta un’opportunità unica per esplorare nuovi orizzonti nella ricerca scientifica e per capire meglio la storia antica di questa regione.

In cosa consiste la scoperta

Il ritrovamento di Tham Ta Kueng ha suscitato grande entusiasmo tra archeologi e appassionati di storia: la caverna si trova in una zona particolarmente impervia, a circa due chilometri dalla sede del parco, nascosta tra la fitta vegetazione di una montagna di arenaria della Thailandia. Al suo interno sono stati scoperti antichi graffiti rupestri, risalenti a circa 2.000 anni fa, tra cui figure a forma di “V” e simboli a tre dita, elementi che potrebbero indicare legami con le pratiche culturali e spirituali delle popolazioni che un tempo abitavano questa regione.

Questi reperti offrono uno sguardo prezioso sulle prime forme di espressione umana nel Sud-Est asiatico. Secondo gli esperti, Tham Ta Kueng potrebbe essere stata abitata già durante l’Età del Ferro, molto prima che la storia scritta iniziasse a documentare le vicende del Paese. In sostanza, tale rinvenimento apre nuove possibilità per comprendere meglio le tradizioni, l’arte e la vita quotidiana delle comunità antiche che hanno vissuto in queste terre.

Perché questa scoperta è molto importante

Il motivo per cui questa scoperta è particolarmente importante è davvero molto semplice: si inserisce in un contesto più ampio di ritrovamenti simili nella regione, come le incisioni preistoriche trovate sulle scogliere di Pratu Mueang, indicando una tradizione artistica e culturale condivisa tra le popolazioni antiche.

La rilevanza di questo ritrovamento è sottolineata dalla stessa Direzione dei Parchi Nazionali, Fauna Selvatica e Conservazione delle Piante (DNP), che ha evidenziato come le pattuglie forestali regolari non solo proteggano gli ecosistemi fragili da intrusioni e bracconaggio, ma possano anche portare a scoperte straordinarie di rilevanza storica. Il DNP ha dichiarato che “le pattuglie continue sono fondamentali: preservano l’ambiente e, come dimostra questo caso, possono rivelare scoperte di importanza storica”.

Contemporaneamente, ha anche implicazioni significative per il turismo e la conservazione nella regione. La foresta di Khwae Noi, già rinomata per la sua biodiversità e il patrimonio culturale, potrebbe diventare un nuovo punto di riferimento per la ricerca e il turismo ecologico. Gli esperti prevedono che il sito attiri sia ricercatori interessati a studiare l’evoluzione culturale della regione, sia turisti in cerca di esperienze uniche nel cuore della natura thailandese.

Tham Ta Kueng rappresenta una testimonianza tangibile delle prime forme di espressione umana nella Thailandia settentrionale. La sua scoperta non solo arricchisce il patrimonio archeologico del Paese del Sorriso, ma offre anche nuove opportunità per la ricerca e il turismo sostenibile.

Autore
SiViaggia.it

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