Nervi, vincoli più stringenti per il paesaggio. E il supermercato in area Campostano va verso lo stop

  • Postato il 20 ottobre 2025
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  • Di Genova24
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Manifestazione campostano no supermercato

Genova. Semaforo verde in commissione alla delibera della giunta Salis che aggiorna il Puc e introduce una nuova unità insediativa di identità paesaggistica per l’area costiera di Nervi e Capolungo. In pratica la nuova normativa prevede vincoli più stringenti per tutelare l’equilibrio tra costruito e natura. E si applicherà anche ai progetti per cui è ancora in corso l’iter autorizzativo.

La delibera nasce da una petizione dei comitati di Nervi contro l’edificazione di nuove residenze in un’area verde oggi abbandonata sopra l’antica via Aurelia, a pochi passi dalla spiaggia di Capolungo. La società immobiliare Emmecibi, proprietaria di un appezzamento di 5.127 metri quadrati un tempo destinati a vivaio, aveva chiesto al Comune un aggiornamento del Puc per poter costruire due villette e una palazzina, mentre le regole attuali consentirebbero di realizzare solo un albergo. In cambio, i privati avrebbero ceduto mille metri quadrati adibiti a parcheggio pubblico. La pratica però era rimasta bloccata a Tursi prima delle elezioni e la nuova giunta non l’ha più portata in consiglio.

Ora la nuova disciplina paesaggistica che Tursi punta a rendere effettiva nelle prossime settimane renderebbe comunque proibitivo attuare il progetto. Secondo le regole specifiche dell’unità insediativa di identità paesaggistica (a Genova ne esistono già 30), le nuove costruzioni dovranno avere una distanza minima di sei metri da strade, creuse e confini con altre proprietà, oltre a rispettare tutte le altre disposizioni del piano territoriale paesistico di Nervi-Sant’Ilario. E poi si prescrive di mantenere “laddove già presenti sistemazioni in piena terra” del verde, “nel rispetto del valore testimoniale delle tracce ancora leggibili di attività di produzione floristica”. In ogni caso per l’area di Capolungo non è mai stata avviata nemmeno una conferenza dei servizi.

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La delibera approderà domani in aula per l’adozione, dopodiché ci saranno 30 giorni per raccogliere osservazioni e proposte di modifica in attesa dell’approvazione definitiva. Polemiche da parte del centrodestra che aveva chiesto un passaggio in commissione municipale prima di portare il provvedimento in consiglio comunale. “Quali sono i progetti che rendono necessario questo atto contro il consumo di suolo? Se qualcuno lo impugna per difetto istruttorio vi fa a pezzi”, il monito lanciato dall’ex vicesindaco Pietro Piciocchi. “L’aggiornamento non nasce come risposta a un singolo progetto: questo è uno strumento per offrire una tutela che mancava, non andiamo dietro alla prima persona che alza la mano”, la replica dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola.

Supermercato in area Campostano, progetto verso lo stop

Nessun effetto di rilievo per il dossier più caldo nella delegazione, il nuovo supermercato in area Campostano, nominato più volte in aula dai consiglieri del centrodestra. “Non sarà certo questo il provvedimento che blocca il progetto“, ha chiosato l’assessora Coppola. Tuttavia, da quanto trapela da Tursi, è in arrivo nei prossimi giorni un pre-parere da parte del Comune in conferenza dei servizi. E si tratterebbe di un parere negativo sulla base di una lunga serie di criticità tecniche.

La conferenza dei servizi per il polo urbano San Siro era stata aperta poche settimane dopo l’insediamento della giunta Salis e l’amministrazione aveva attivato una sospensiva di 30 giorni per permettere la ricezione dei pareri. Nel frattempo è stata adottata una modifica al piano del commercio che allarga la fascia di tutela per i centri storici, consentendo al massimo mille metri quadrati per le nuove superfici di vendita, mentre il progetto di Sogegross era di poco sotto i 1.500 metri quadrati. Intanto l’associazione Nervi basta degrado e il Circolo Nuova Ecologia hanno consegnato 1.650 firme contro la struttura di vendita.

Il progetto presenta davvero molte criticità, tra cui soprattutto quella della viabilità”, aveva anticipato l’assessora Coppola già a fine luglio rispondendo ad alcune interrogazioni in aula rossa a Tursi. Ora tutti quei nodi sarebbero venuti al pettine e gli uffici stessi sarebbero pronti a fermare il “polo urbano” che comitati e forze progressiste hanno sempre visto come fumo negli occhi.

 

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Genova24

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