Netanyahu: “Occupiamo la Striscia di Gaza, decisione presa” . Secondo i media “c’è l’ok di Trump per l’operazione contro Hamas”

  • Postato il 5 agosto 2025
  • Politica
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All otto di sera in Israele, il notiziario più seguito del Paese annuncia che una ‘fonte importante’ dell’ufficio del premier ha rivelato: “La decisione è stata presa. Occuperemo la Striscia di Gaza. Hamas non rilascerà altri ostaggi senza una resa totale, e noi non ci arrenderemo. Se non agiamo ora, i rapiti moriranno di fame, la Striscia resterà sotto il controllo dei terroristi. Ci saranno operazioni anche nelle aree dove si trovano ostaggi”.

Ynet, l’emittente che ha annunciato l’occupazione, spiega che Benyamin Netanyahu ha avuto il via libera da Donald Trump per lanciare “un’operazione contro Hamas”. Dopo la visita dell’inviato speciale Steve Witkoff nel fine settimana, “Washington e Gerusalemme hanno convenuto che l’organizzazione terroristica non vuole un accordo”. Dura la risposta preventiva dell’entourage del premier alla posizione del capo di stato maggiore Eyal Zamir, che ha informato nei giorni scorsi il gabinetto delle difficoltà di un’operazione di conquista dell’enclave: “Ci vorrebbero anni”, ha detto. “Se al capo di stato maggiore non va bene, che si dimetta”, ha fatto sapere il gabinetto del premier.

Ai commentatori tuttavia non sfugge che l’ultimo atto di questa vicenda possa essere una tattica negoziale per aumentare la pressione su Hamas. Che da parte sua, dicono gli analisti, “non ha più nulla da perdere”.

Ora il premier, che intanto ha sentito telefonicamente Vladimir Putin per la seconda volta in una settimana, dovrebbe portare una proposta formale al gabinetto di sicurezza, ordinando all’Idf di conquistare la Striscia, sconfiggere Hamas e liberare gli ostaggi, poiché appare chiaro dopo la stallo dei colloqui che dura da settimane e le ultime dichiarazioni rilasciate dal gruppo fondamentalista che i negoziati non portano da nessuna parte.

Il premier israeliano Netanyahu
Netanyahu: “Occupiamo la Striscia di Gaza, decisione presa” . Secondo i media “c’è l’ok di Trump per l’operazione contro Hamas” (foto Ansa) – Blitz Quotidiano

L’azione militare deve essere sembrata al governo israeliano quanto alla Casa Bianca l’unica opzione rimasta. Lo scontro tra i vertici politici e quelli militari su come procedere nella Striscia è uno scoglio per l’esecutivo: mentre i ministri dell’ultradestra messianica spingono per conquistare l’enclave e reinsediarsi come due secoli fa, quando a Gaza c’era una delle più prestigiose scuole talmudiche, Tsahal sa che sul terreno le cose vanno diversamente. I soldati non affrontano audaci miliziani disposti a tutto, operazioni di guerriglia, esplosivi nascosti ovunque. Il nemico questa volta è addirittura più motivato di Israele: o il potere o il martirio. Non solo: i soldati israeliani combattono da quasi due anni, con l’intermezzo in Libano, arrivando fino a 10-12 richiami consecutivi. Per i generali la vittoria non è a un passo.

Azione militare di pari passo all’entrata di aiuti

Netanyahu poi ha garantito agli Usa che consentirà il passaggio di aiuti umanitari in misura crescente per i civili. Mettere insieme operazioni militari e tir di prodotti alimentari non sarà impresa facile.

 

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Blitz

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