Neuralink di Elon Musk ridà la voce a chi non può parlare
- Postato il 27 novembre 2025
- Di Panorama
- 1 Visualizzazioni

Per chi si trova costretto a convivere con problemi neurologici, comunicare potrebbe non essere più un’utopia. Neuralink, l’azienda di neurotecnologie co-fondata da Elon Musk, inizierà una sperimentazione clinica negli Stati Uniti per restituire la capacità di esprimersi a coloro che vivono nel silenzio.
Come funziona
Un impianto cerebrale sarà in grado di tradurre i pensieri in testo, con il timbro della voce del paziente che può essere replicata. «È fondamentale capire che un dispositivo impiantabile può risolvere concretamente questi problemi. Molti non se ne rendono conto, ma tutti i nostri sensi non sono altro che segnali elettrici inviati dai neuroni al cervello. Noi interveniamo su quelli» ha spiegato Elon Musk, intervenendo sul tema. Alcune patologie, tra cui la sclerosi multipla, l’ictus e la paralisi cerebrale impediscono ai segnali inviati dal cervello di trasformarsi in suoni. E qui si inserisce la missione di Neuralink: le interfacce cervello-computer (Bci) rilevano e decodificano gli impulsi già a partire dalla corteccia, con la volontà di parlare che viene quindi tradotta in linguaggio digitale.
Gli studi
Neuralink ha già avviato cinque studi clinici che coinvolgono tre continenti: dagli Stati Uniti al Regno Unito, dal Canada agli Emirati Arabi. Recentemente, l’agenzia federale statunitense Food and drug administration (Fda) ha concesso all’azienda la designazione di “dispositivo innovativo” per il recupero della parola.
La storia di Bradford G. Smith
Neuralink ha già ottenuto successi in questo campo: il cinquantenne americano Bradford G. Smith, affetto da sclerosi laterale amiotrofica e completamente paralizzato, grazie all’azienda di Musk è tornato in possesso di una voce. Tramite l’impianto Neuralink e i sistemi di IA è in grado di gestire il computer con il pensiero e il suo timbro di voce è stato clonato grazie a un sintetizzatore vocale. Lo scorso aprile, Smith aveva comunicato lui stesso i risultati raggiunti, con un post su X: «Sono la terza persona al mondo a ricevere l’impianto cerebrale di Neuralink. La prima con Sla. La prima non verbale. Sto digitando questo messaggio col mio cervello. È la mia forma di comunicazione primaria».