New York in festa: il Columbus Day 2025 tra parate e orgoglio italo-americano
- Postato il 9 ottobre 2025
- Curiosità
- Di SiViaggia.it
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A New York, ottobre ha un suono diverso: quello delle bande che risuonano lungo la Fifth Avenue per il Columbus Day, che nel 2025 si celebrerà lunedì 13 ottobre. È una festa che mescola orgoglio italo-americano, riflessione storica e voglia di appartenenza. La città si accende di tricolori, carri, musica e profumi di cucina tradizionale, trasformando Manhattan in un ponte ideale tra Italia e Stati Uniti.
Ma il Columbus Day di oggi non è solo una parata, perché è anche un momento per rileggere il concetto di “scoperta”, tra eredità culturale e nuove consapevolezze. Per chi viaggia, è l’occasione perfetta per vivere New York da dentro, tra storia, identità e quella contagiosa energia che solo la Grande Mela sa dare.
Perché si festeggia il 13 ottobre e non il 12
La domanda è legittima: se Cristoforo Colombo sbarcò nel Nuovo Mondo il 12 ottobre 1492, perché a New York e nel resto degli Stati Uniti il Columbus Day 2025 si celebra il 13 ottobre?
La risposta, per fortuna, è semplice: in America la ricorrenza non è legata alla data storica esatta, ma al secondo lunedì di ottobre, una scelta fatta per garantire un lungo weekend nazionale. È quindi una festa mobile, come il Labor Day o il Presidents’ Day, pensata più per la celebrazione collettiva che per l’anniversario preciso.
In Italia, invece, il 12 ottobre resta il giorno simbolico della scoperta. Non a caso, nel nostro Paese si parla di Giornata nazionale di Cristoforo Colombo e, in alcune città, si organizzano eventi culturali o commemorazioni più sobrie.
Due date, due prospettive: da un lato la tradizione americana, fatta di parate e bandiere; dall’altro il ricordo storico italiano, più legato al gesto e al significato di quel viaggio. In mezzo, invece, c’è un oceano, che è lo stesso che Colombo attraversò più di cinque secoli fa.
La storia del Columbus Day
Prima delle parate, delle bandiere e dei tamburi lungo la Fifth Avenue, il Columbus Day è stato una storia di orgoglio e appartenenza. Nacque tra le strade degli italo-americani di fine Ottocento, quando essere immigrato significava spesso sentirsi un passo indietro. Colombo divenne allora un simbolo: l’italiano che aveva superato l’oceano e cambiato la storia. Un modo per dire “anche noi facciamo parte di questo Paese”.
Nel 1892, per i 400 anni dal viaggio, il presidente Benjamin Harrison proclamò la prima celebrazione nazionale. Poi, nel 1937, Franklin D. Roosevelt rese il Columbus Day una vera festa federale. Da allora, ogni secondo lunedì di ottobre, gli Stati Uniti si riempiono di parate, tricolori e bande musicali.
Ma il tempo cambia le prospettive. Oggi il Columbus Day non è più solo una festa d’orgoglio, perché è anche un momento di confronto: accanto alla figura di Colombo, molte città onorano anche le popolazioni native con l’Indigenous Peoples’ Day.
Più che una semplice ricorrenza, è diventata una conversazione aperta sulla memoria e sull’identità. Ed è forse proprio questo il suo valore più attuale. Ovvero quello di ricordare che la scoperta, a volte, è anche il coraggio di rivedere la propria storia.
Come si festeggia a New York nel 2025
A New York, il Columbus Day è un giorno in cui la città prende vita, con colori, musica e profumi che attraversano ogni angolo della Fifth Avenue. Il 13 ottobre 2025, dalle 11:30 fino al pomeriggio, la strada diventerà un grande palcoscenico a cielo aperto, con oltre 35.000 partecipanti tra bande musicali, carri allegorici, ballerini, artisti di strada e italo-americani fieri delle proprie radici.
Il percorso va dalla 44th Street alla 79th Street, e tra la 67th e la 69th Street si trova il “red carpet”, luogo in cui gli spettacoli prenderanno vita tra tamburi, canti e applausi. Ma di certo la giornata non si fermerà qui e anzi, sarà impreziosita da tanti eventi collaterali:
- Messe solenni in chiese simboliche: ad esempio la St. Patrick’s Cathedral, dove si celebra la comunità e la tradizione.
- Cerimonia della corona al Columbus Circle: un momento più raccolto e riflessivo per ricordare la figura di Colombo.
- Gala e incontri culturali: organizzati dalla Columbus Citizens Foundation, con musica, discorsi e premiazioni, che portano il senso di festa anche dentro le sale eleganti della città.
- Parate e messe nei quartieri italo-americani: come Brooklyn, dove la celebrazione assume un tono più intimo e comunitario.
- Eventi gastronomici e culturali: degustazioni di vini e piatti italiani, festival di cibo e laboratori culturali, per vivere la giornata anche con gusto.
La sfilata sarà piena di bandiere, colori e applausi, ma vi sarà anche spazio per riflettere: la “scoperta” di Colombo ha avuto un impatto profondo sulle popolazioni native. Per questo molte comunità celebrano nello stesso giorno l’Indigenous Peoples’ Day, dando voce a un’altra prospettiva e trasformando la giornata in un’occasione di dialogo tra culture, memoria e identità.
Indigenous Peoples’ Day
Tra il rumore della parata e i colori della Fifth Avenue, un’altra voce si fa sentire a New York. Parliamo dell’Indigenous Peoples’ Day, la giornata dedicata alle popolazioni native americane e alle loro culture. In musei, centri culturali e a Randall’s Island Park si tengono cerimonie, danze e racconti orali, offrendo uno sguardo diverso sulla stessa storia che tutti celebrano quel giorno.

Non è una festa “contro” il Columbus Day, ma un’occasione per completare la narrazione e riflettere perché ogni scoperta ha un’altra faccia. In sostanza, il viaggio di Colombo non fu solo inizio, ma anche rottura. Si tratta quindi di un promemoria di come le narrazioni possano cambiare con lo sguardo di chi ascolta, e di quanto sia importante riconoscere tutte le voci che attraversano un luogo e una storia.
Per chi visita New York in quei giorni, l’Indigenous Peoples’ Day è un’opportunità per ascoltare un’America diversa: quella che non si vede nei film, ma che vive ancora nelle voci di chi non ha mai smesso di appartenere a questa terra.