Niccolò rompe il silenzio e raccoglie l'eredità di suo padre Alex Zanardi per un nuovo progetto

  • Postato il 17 dicembre 2025
  • Di Virgilio.it
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Non è così frequente leggere e apprendere da un post quanto sia tangibile, evidente l’apporto che la famiglia Zanardi riesce a donare nella cause che aveva assunto la forma della ragione, della motivazione per Alex. Suo figlio Niccolò, insieme a sua madre Daniela Manni, ha preso parte all’evento organizzato da BMW a San Donato Milanese Italia nella nuova sede di HOUSE OF BMW per testimoniare in modo attivo la presenza al fianco dell’azienda automobilistica nel progresso verso una società più inclusiva.

L’evento BMW con Niccolò Zanardi

Alex Zanardi c’è. Con la testa, con gli intenti e anche nella sostanza perché Niccolò prosegue nel solco degli ideali per i quali suo padre e sua madre hanno costruito un oggi che, dopo l’incidente in handbike di Pienza, ha preso anche questa forma.

Proprio Niccolò, molto asciutto e poco affine ai social rispetto ai coetanei, ha deciso di pubblicare questi contenuti che lo ritraggono all’evento organizzato da BMW del quale è da anni testimonial e pilota suo padre Alex e con cui hanno mantenuto una proficua collaborazione. Era un tempo immane, spropositato che non giungevano aggiornamenti anche minuscoli su quanto verte sulle iniziative legate a Zanardi, ad eccezione della staffetta presentata anche in forma ufficiale.

Il silenzio sulle condizioni di Alex

Il silenzio avvolge comunque le condizioni di Alex, il quale ha affrontato e si suppone stia vivendo ancora adesso, un presente nella sua dimora veneta segnata da riabilitazione e serenità, indispensabili a seguito dell’impatto con il camion che segnò cinque anni fa l’esistenza del campione paralimpico di handbike e ex pilota.

Oggi anche Niccolò si misura, in pista, cn la velocità ma senza ambizioni specifiche dedicandosi a progetti legati alla squadra, agli obiettivi e alle iniziative che suo padre aveva intrapreso con determinazione. Quella stessa convinzione che ha spinto sempre oltre la dimensione che gli era stata costruita attorno, una catena che ha spezzato con la spontaneità e la semplicità di un linguaggio di fatti contro il turbinio delle parole fondate su bias limitanti.

I progetti e le collaborazioni

L’opera di Alex Zanardi continua, ma è un lavoro costante. Niccolò lo afferma senza dirlo, anche nel suo post quando riflette sui medesimi obiettivi che si era prefissato suo padre senza mai eccedere nell’eloquio, ma agendo con la convinzione che ha reso questi valori di altri, di tutti gli sportivi e le sportive che poi sono entrati in Obiettivo3.

“Sostenibilità e inclusione sociale, i temi al centro della “Sustainability Dinner”, l’evento organizzato da BMW Italia nella nuova sede di HOUSE OF BMW, a cui ho partecipato con entusiasmo. Il progetto SpecialMente ci ricorda che, anche in tempi complicati, non dobbiamo mai smettere di prenderci cura dei valori alla base della nostra società, come l’inclusione collettiva, il rispetto sociale, l’attenzione alla disabilità e l’educazione di noi giovani”.

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L’incidente in handbike del 19 giugno 2020

Sono trascorsi 5 anni esatti dal 19 giugno 2020, allora un tentativo di ripresa dopo il primo lockdown che aveva chiuso l’Italia nel silenzio e nell’ansia causate dalla pandemia da Covid 19.

Allora un incidente terribile, spaventoso ha rischiato di chiudere la vita di Zanardi a Pienza su una strada che poteva interrompere quel sogno realizzato, l’ennesimo di Alex. Obiettivo 3 rimane il progetto che fa capo al campione paralimpico e che sua moglie, Daniela Manni segue, con la medesima attenzione, il vigore e la dedizione indispensabili.

La staffetta Obiettivo Tricolore è ripartita nel 2025 da dove era iniziata, da quel che era il desiderio di Alex di donare un’occasione a chi aveva subito un cambio nel fisico e nel quotidiano. Si è chiusa come è incominciata, con la grinta che vuole unire nello sport.

Il presente in vista di Milano Cortina 2026

Il mondo paralimpico deve molto a Zanardi, tanto se può essere quantificato il contributo umano e sportivo di questo campione capace di vincere in F1, pilota emiliano con la velocità più forte di ogni richiamo capace di mettere via, per poco, quelle monoposto e cercare le sensazioni provate anche in handbike. Ha reso popolare anche lo sport paralimpico. Non basta, ma ha segnato un inizio senza voler insegnare altro che la sua storia, i suoi 5 secondi.

Sappiamo che per tutelare la sua privacy, poco o quasi nulla è trapelato sul suo stato di salute da parte della famiglia. La presenza di Niccolò all’evento BMW è anche nell’ottica di mantenere possibili questi progetti. Il pubblico, i suoi estimatori, non lo hanno mai dimenticato e il rispetto nei riguardi della sua famiglia e della loro scelta ne è un segnale. Dalla sua, Alex Zanardi è sempre presente, non come atteso o come lo avevamo conosciuto ma c’è per tutti. Nessuno escluso.

Autore
Virgilio.it

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