Nodo ferroviario, il 6 ottobre primi treni sul bypass Voltri-Sampierdarena: ecco cosa cambia

  • Postato il 12 settembre 2025
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Nodo ferroviario, sopralluogo di Rixi e Mauceri nella nuova galleria Polcevera

Genova. Dopo lunghissimi anni di attese e disagi il nodo ferroviario di Genova è finalmente realtà, almeno in parte. La data da cerchiare sul calendario è il 6 ottobre: in quel giorno entrerà in funzione il quadruplicamento Voltri-Sampierdarena, cioè la nuova linea che permetterà ai treni Intercity di bypassare la litoranea e scendere direttamente a Sampierdarena passando da Fegino. Una sorta di gronda su ferro che, di conseguenza, libererà i binari del Ponente per il servizio regionale e metropolitano.

La novità è stata annunciata oggi dal commissario straordinario Calogero Mauceri e dal viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi durante un sopralluogo nella galleria Polcevera, l’anello di congiunzione tra la bretella di Voltri e il bivio Fegino. Da qui i treni merci provenienti dal porto di Pra’ potranno deviare direttamente verso il Terzo Valico.

Tutte le opere sono state finite, mancano le certificazioni. Noi pensiamo di inaugurare la linea il 6 ottobre – conferma Rixi -. È una galleria con caratteristiche di sicurezza senza eguali sul sistema ferroviario nazionale. Questo ci consentirà di dare più regolarità ai convogli, soprattutto, nella prima fase, tra Voltri e Genova Principe. È un’opera che fin da subito contribuirà a migliorare anche la qualità del servizio sul nodo genovese che in questi ultimi anni, anche a causa dei lavori, ha vissuto molto spesso situazioni di forte ritardo dei convogli o di imprevisti”.

“Per me è importante far capire che i disagi dovuti alle opere poi si risolvono nel momento in cui si riesce ad avere livelli di standard di servizio completamente diversi da quelli a cui siamo abituati – aggiunge il viceministro -. Bisogna anche far capire che purtroppo le opere pubbliche non si fanno con un like su Facebook, ma si fanno con lavoro, sacrificio, con tante maestranze che ringrazio, tante aziende che ringrazio, magari confrontandosi ogni tanto anche vivacemente, però cercando di portare a casa un risultato che è quello di aprire la linea il prima possibile. Anche aver deciso di iniziare a dividere il progetto in lotti funzionali che potessero essere aperti per fasi consente da subito avere un miglioramento del servizio, altrimenti avremmo dovuto aspettare probabilmente ancora un anno e mezzo per avere una regolarità nella circolazione”.

Nodo ferroviario, cambierà per i treni a Genova

Il bypass sarà percorso dai treni a lunga percorrenza merci e viaggiatori, compresi quelli che collegano la Pianura Padana con la riviera di Ponente. La velocità massima all’interno sarà di 160 chilometri all’ora con miglioramenti sensibili sui tempi di viaggio. Gli Intercity Milano-Ventimiglia con fermata a Principe non spariranno, ma saranno alternati ai diretti che in pratica salteranno la tappa a Genova. Tutto questo avrà un effetto benefico a livello cittadino: la linea costiera Voltri-Sampierdarena diventerà specializzata per il traffico regionale e metropolitano, che potrà essere finalmente cadenzato a intervalli regolari senza interferenze.

Manca ancora un tassello importante, il sestuplicamento Principe-Brignole: si passerà cioè da quattro a sei binari tra le due principali stazioni cittadine. “A giugno saranno ultimati i lavori”, garantisce il commissario Mauceri. Il progetto prevede il prolungamento delle gallerie Colombo e San Tomaso, che oggi confluiscono nelle due gallerie Traversate, in modo da creare un nuovo itinerario tra le due grandi stazioni genovesi dedicato esclusivamente al traffico locale. E poi, “qualche mese dopo“, cioè a 2027 inoltrato, è attesa la fine dei lavori per riattivare la linea del Campasso, l’ultimo miglio del Terzo Valico tra Fegino e l’ingresso del porto.

Generico dicembre 2024

Contatti Regione-Trenitalia per rivedere il contratto di servizio

Dunque treni più puntuali e regolari, anche se le promesse erano molto più ambiziose: un vero servizio di livello metropolitano tra Voltri e Brignole, con una frequenza massima possibile di un treno ogni sei minuti. Qui però il tema non è più il potenziamento dell’infrastruttura – ormai quasi completata – ma il potenziamento dell’offerta. E lo strumento con cui ottenerlo è il contratto di servizio con Trenitalia. Finora l’argomento è rimasto un po’ ai margini della discussione politica, ma secondo indiscrezioni i contatti tra Regione e Ferrovie si sono intensificati negli ultimi mesi.

Nell’accordo quadro in scadenza nel 2027 si ipotizza un treno ogni 15 minuti tra Voltri e Brignole (meno di quanto la linea potrebbe sopportare, ma più di quello che abbiamo oggi) e una frequenza raddoppiata tra Sampierdarena e Brignole. Il piano di bacino del trasporto ferroviario regionale prevede quattro linee S sul modello delle linee suburbane di Milano con due collegamenti passanti (Savona-Sestri Levante e Voltri-Nervi) e due attestati a Genova (Arquata/Busalla-Terralba e Acqui Terme/Ovada-Terralba, in realtà il vero capolinea sarà a Brignole).

Terzo Valico, a che punto siamo: “Scavi completati entro inizio 2027”

Dello stesso progetto unico fa parte il Terzo Valico. “Stiamo procedendo. Il prossimo appuntamento sarà ai primi di dicembre con la demolizione di un altro diaframma – dichiara Rixi -. Sono rimasti sei diaframmi da demolire e il nostro obiettivo è arrivare al completamento delle opere civili, cioè della galleria, entro la fine del 2026, inizio del 2027. Questo è l’obiettivo che ci siamo dati dopo avere superato i vari problemi tra cui ovviamente il tema del gas. Si è risolto un problema che in altri Paesi si riteneva irrisolvibile. È uno sforzo che costa molto perché sono mutati tutti i costi della progettazione, però noi riteniamo che siano doverosi perché prima di tutto bisogna garantire la sicurezza di chi utilizza le nostre infrastrutture“.

Ad oggi l’avanzamento delle gallerie ha superato il 92%. “Tutti i fronti di scavo sono attivi, le problematiche del gas sono state superate con tecnologie e progetti all’avanguardia, mai sperimentati prima – aggiunge Mauceri -. Siamo confidenti che lo scavo, le opere civili, possano essere completati entro il 2026, primi mesi del 2027. Ovviamente lì il tratto da scavare è un tratto particolarmente complesso, quindi si avanza con coperture enormi e attenzione massima alla sicurezza di maestranze e tecnici che ringrazio sempre per il loro sforzo costante e quotidiano. Il prossimo step sarà l’abbattimento del diaframma tra Val Lemme e Castagnola. Sono circa 80 metri che speriamo ci siano tutte le condizioni di poter realizzare già nei primi 15 giorni del mese del mese di dicembre“.

Autore
Genova24

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