Noleggio a lungo termine vs leasing, differenze costi e benefici fiscali

  • Postato il 26 luglio 2025
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Per chi è alla ricerca di un’auto nuova e vuole tenersi alla larga dall’acquisto diretto, due tra le strade più battute sono il noleggio a lungo termine e il leasing. Entrambe le soluzioni permettono di guidare un veicolo senza versare subito l’intero valore del mezzo, ma la loro struttura contrattuale, gli oneri fiscali, i vantaggi economici e la gestione nel tempo divergono.

La scelta tra le due formule non si basa solo sull’importo delle rate ma richiede una valutazione di vantaggi fiscali, flessibilità operativa, responsabilità gestionali e finalità d’uso, sia per i privati sia per le aziende.

Riscatto, servizi inclusi e gestione delle spese

Il leasing è una formula contrattuale che consente al cliente di utilizzare un veicolo con il versamento di un canone periodico e la possibilità, alla scadenza, di diventare proprietario dell’auto mediante il pagamento di una rata finale di riscatto, precedentemente concordata. In pratica, si tratta di una locazione finanziaria con opzione d’acquisto. Al contrario, il noleggio a lungo termine è una locazione operativa pura: non c’è possibilità di acquistare il veicolo alla fine del contratto e l’auto deve essere restituita alla società noleggiatrice.

Un elemento di distinzione riguarda i servizi accessori. Nel leasing il contratto non comprende assicurazione, manutenzione, tassa di proprietà, né servizi come soccorso stradale o cambio pneumatici. L’utilizzatore è chiamato a farsi carico di tutto ciò che ruota attorno alla gestione del mezzo. Con il noleggio il canone mensile è onnicomprensivo: copre RCA, polizza Kasko, bollo, tagliandi ordinari e straordinari, assistenza H24, gestione sinistri e un set di gomme invernali. Questa impostazione permette una pianificazione precisa dei costi, senza sorprese.

Costi iniziali e anticipo richiesto

Un altro aspetto da considerare riguarda l’anticipo. I contratti di leasing prevedono un versamento iniziale che può aggirarsi intorno al 20% del valore del veicolo. Al contrario, il noleggio a lungo termine è più flessibile: alcune offerte permettono di partire anche senza anticipo.

Nel caso del leasing, la durata tipica si colloca tra i 48 e i 72 mesi, con una certa rigidità nella gestione anticipata dell’accordo. Il noleggio auto a lungo termine può essere personalizzato su base biennale, triennale o quadriennale con la possibilità di modificare il chilometraggio previsto, prorogare o anticipare la chiusura del contratto secondo condizioni predefinite. Al termine del leasing il cliente può riscattare il veicolo con la possibilità di vendita sul mercato dell’usato. Nel noleggio l’auto viene restituita con il cliente che viene sollevato da problemi di svalutazione o vendita.

Quando si parla di benefici fiscali si amplificano le differenze. Il leasing consente di dedurre i canoni in proporzione all’utilizzo del veicolo e secondo limiti temporali definiti dalla normativa (non inferiori alla durata minima civilistica prevista). L’Iva è detraibile solo nella misura del 40% se il veicolo è ad uso promiscuo, mentre può arrivare al 100% solo per veicoli strumentali all’attività (come taxi o scuole guida).

Il noleggio a lungo termine offre regole più flessibili e favorevoli: il canone, anche in presenza di servizi accessori, può essere dedotto integralmente ai fini Ires e Irap, sempre entro i limiti annuali previsti per le auto aziendali ovvero 3.615,20 euro per veicoli non strumentali. Infine l’Iva sul canone può essere detraibile fino al 100% in presenza di uso esclusivo aziendale.

Quali conseguenze sul bilancio aziendale e sulla Centrale rischi

Dal punto di vista contabile, il leasing impone una registrazione patrimoniale del bene, che finisce nel bilancio dell’impresa con la conseguenza di generare un indebitamento che incide sulla posizione finanziaria netta.

Il leasing è quindi rilevato in Centrale rischi e rende visibile a banche e istituti di credito come una forma di esposizione. Il noleggio auto a lungo termine è una locazione operativa che non produce impatto patrimoniale diretto e non figura tra gli impegni finanziari rilevanti. Non è un caso che sia una formula ricercata dalle società che vogliono preservare la propria capacità di credito o che sono chiamate ad affrontare investimenti paralleli.

Gestione del rischio e della burocrazia

Un altro punto di forza del noleggio auto a lungo termine va cercato nella semplificazione amministrativa. Le società di noleggio si occupano di tutte le pratiche legate al veicolo: immatricolazione, rinnovo assicurazioni, gestione sinistri, multe, tagliandi. L’utente non deve far altro che guidare.

Nel leasing ogni incombenza burocratica ricade sul contraente, che resta responsabile anche in caso di furti, danni o guasti. Dopodiché in caso di decadenza anticipata del contratto o ritardi nei pagamenti, il rischio di penalità economiche nel leasing è in genere più elevato.

Infine, il noleggio a lungo termine è una soluzione pensata per chi vuole guidare un’auto sempre aggiornata, passando a un modello nuovo ogni pochi anni senza preoccupazioni della svalutazione dell’usato. È la scelta per chi vive la mobilità come un servizio e non come un possesso. Il leasing, al contrario, lega il cliente al veicolo per periodi più lunghi e comporta una gestione successiva della vendita o rottamazione, una volta completato il riscatto.

Leasing auto, pro e contro

Il leasing consente quindi di utilizzare un bene senza doverlo acquistare immediatamente. Proprio per questa ragione il bene non compare tra le immobilizzazioni nel bilancio dell’impresa, se non in presenza di clausole particolari. Uno dei punti di forza del leasing risiede nella sua flessibilità: è possibile personalizzare la durata del contratto, calibrare l’entità dell’anticipo, modulare l’importo dei canoni periodici e della rata finale in base alle proprie esigenze finanziarie. Il vantaggio più evidente, soprattutto per le imprese, consiste nella possibilità di frazionare il costo complessivo del bene, senza immobilizzare capitali consistenti fin dall’inizio. La presenza dell’opzione di riscatto alla fine del contratto consente di posticipare la decisione sull’acquisto definitivo.

D’altro canto i costi di manutenzione del bene restano a carico dell’utilizzatore. Per tutelarsi da eventuali danni, le società di leasing impongono la sottoscrizione di polizze assicurative kasko o minikasko più onerose rispetto a una normale assicurazione auto. A questi costi si aggiungono le spese di apertura, gestione e chiusura del contratto. Un altro aspetto critico riguarda il valore residuo pattuito: al termine del contratto, l’importo previsto per il riscatto è in genere superiore al valore reale di mercato del bene.

Noleggio auto a lungo termine, pro e contro

Uno dei punti di forza è l’inclusione all’interno del canone mensile della quasi totalità dei costi legati all’auto, ad eccezione del carburante, dei pedaggi e dei parcheggi. La rata è fissa e predeterminata e consente una pianificazione puntuale del budget aziendale o personale. L’utilizzatore non deve preoccuparsi di eventuali rotture fuori garanzia che non siano direttamente imputabili al suo comportamento, né della futura rivendita dell’auto.

Non mancano alcune criticità da considerare prima della sottoscrizione del contratto. Il primo elemento da valutare è il chilometraggio massimo previsto: se superato può comportare costi aggiuntivi molto alti; al contrario, chi percorre pochi chilometri rischia di non sfruttare appieno il valore della rata pagata. Un altro aspetto da non sottovalutare è che il veicolo non entra mai nella disponibilità patrimoniale dell’utilizzatore. Bisogna poi prestare attenzione alle clausole legate al veicolo sostitutivo e alle franchigie previste dalle assicurazioni incluse.

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Virgilio.it

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