“Non capisco il nesso tra il nostro oro mondiale e il mio smalto o i miei orecchini. Il Medioevo”: lo sfogo di Tommaso Marini

  • Postato il 4 novembre 2025
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“Non ho capito il nesso tra il nostro oro mondiale di squadra e il mio smalto o gli orecchini”. Così in una storia Instagram lo schermidore Tommaso Marini, bronzo individuale e oro nel fioretto a squadre nel corso degli Europei di scherma 2025 in Ungheria, si è sfogato per quanto accaduto durante la cerimonia di consegna dei Collari d’Oro. Nello specifico, per una domanda rivolta all’atleta azzurro durante la premiazione: “Che forza ti dà mettere lo smalto o gli orecchini? È un simbolo che rappresenta cosa?”.

Già stizzito dopo la domanda, Marini sul momento ha risposto: “Beh, oggi siamo una squadra. Parlare di me sarebbe egoistico. Quindi riporterei l’attenzione a noi che siamo un gruppo molto bello, unito. Abbiamo faticato tanto e penso che essere qua insieme, condividere questi momenti insieme sia davvero la parte più bella dello sport”. A quel punto è partito un lungo applauso dalla platea. Marini ha deciso però di denunciare successivamente sui social un momento che non gli ha fatto piacere, aggiungendo poi nella storia Instagram: “Posso dire cosa non rappresentano (smalto e unghie, ndr), ovvero queste domande in contesti sbagliati“, prima di chiudere con l’hashtag “medioevo“.

“Ma alla gente cosa frega?”: la vecchia risposta di Tommaso Marini

Di Tommaso Marinicampione del mondo nel fioretto individuale nel 2023, campione europeo nel 2024 e vincitore della coppa del mondo di specialità nel 2022, prima dei successi del 2025 agli Europei — si è parlato diverse volte per lo smalto sulle unghie, gli anelli e gli orecchini: “Se mi ha dato fastidio? Un po’ sì — aveva ammesso l’azzurro in una vecchia intervista a Fanpage —, ma io ho imparato a star bene con me stesso. Non trovo veramente il senso di attribuire per forza sempre a qualsiasi scelta estetica un significato”.

Dopo quelle affermazioni, Marini aveva spiegato meglio il suo punto di vista: “Mi spiego meglio: ‘Ma perché ti metti lo smalto? Ma perché hai gli orecchini? Ma perché ti metti questo? Ma perché eccetera eccetera…’. Mi fermo e penso: ‘Ma cosa gliene frega alla gente? Non può essere semplicemente che mi piace? Ci deve essere sempre un significato recondito?’. A volte le cose non hanno significato, le fai perché ti piace farlo. Io sono così”, aveva concluso Marini.

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