Non c’entra Vlahovic, ma i conti del Ffp: Comolli ha svelato perché la Juve non ha ancora preso Kolo Muani
- Postato il 29 agosto 2025
- Calcio
- Di Il Fatto Quotidiano
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La Juventus vuole Kolo Muani? Sì. La Juventus è (stata) a un passo da Kolo Muani? Sì. Ma perché non è ancora arrivato? Tra le righe, il dg dei bianconeri Damien Comolli è riuscito in qualche modo a essere chiaro: “Non dipende da noi“. Non è il virgolettato preciso del dirigente che ieri ha parlato a margine dei sorteggi della Champions League, ma è quanto di fatto è emerso: la Juventus potrebbe e vorrebbe riabbracciare l’attaccante francese a prescindere da un’eventuale (e sempre più improbabile) partenza di Dusan Vlahovic. Solo che il Financial Fair Play lo impedisce: la società lo sa, ma ha continuato a trattare con il Psg in questi mesi per trovare un’intesa. Che a tre giorni dalla fine del calciomercato è lì lì per essere raggiunta. Ma non c’è ancora.
‘Normale’ situazione di trattativa, si potrebbe pensare, soprattutto in questi ultimi anni quando i soldi che girano sono tantissimi ma i paletti a cui attenersi sono ancora di più. Solo che c’è un altro problema, grosso, che potrebbe portare a delle conseguenze importanti: la volontà del giocatore. Kolo Muani ha aspettato la Juventus per settimane. Per non dire mesi. E non aveva percepito la gravità – se si vuole utilizzare questo termine – della situazione dal punto di vista più regolamentare che strettamente economico: rimodulare un’offerta non è semplice, e in generale non se ne è mai parlato. Le ipotesi al vaglio? Tante, tutte non particolarmente percorribili: modificare le cifre, modificare la formula di trasferimento, rivedere le rate di pagamento, cambiare lo stipendio. Se qualcosa non cambia, l’operazione rischia clamorosamente di saltare nonostante l’avvicinamento costante giorno dopo giorno, ora dopo ora.
Un bel problema per tutti. Per il club, che comunque cerca una punta. Ma anche per Kolo Muani, che rischia di restare ai margini del Paris e soprattutto di perdere la Nazionale nell’anno che porta al Mondiale, con non poco rammarico per non aver considerato altre proposte arrivate pur di trasferirsi di nuovo a Torino. Per questo la Juve intanto si sta cautelando, con sondaggi verso altri giocatori: piace Jackson del Chelsea, su cui però è veramente molto avanti il Bayern Monaco, e non dispiace nemmeno Openda del Lipsia. Ma sono piani alternativi, a cui la Juve non aveva nemmeno troppo pensato, convinta di poter chiudere per un attaccante che Tudor ha imparato a conoscere e apprezzare in questi mesi di lavoro insieme.
Società impreparata? No, sarebbe troppo severo un giudizio del genere, soprattutto a questi livelli. Ma il problema è reale e forse si pensava di riuscire a superarlo più facilmente. Stallo e attesa alternati a contatti frenetici: ora resta solo questo per portare a casa una trattativa di cui si parla da tanto, tantissimo tempo.
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