Non chiamatela sagra: il Palio di Albenga 2025 riaccende la storia. Bellando: “La comunità ha fatto squadra”

  • Postato il 6 luglio 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico luglio 2025

Albenga. Il Palio di Albenga è uno degli eventi estivi più importanti del savonese. Senza dubbio, è il più atteso nella città delle Torri. La 15esima edizione è pronta a partire – la prossima settimana – con tante novità (qui tutto quello che c’è da sapere).

Piaccia o non piaccia, i numeri di tutte le edizioni hanno sempre dato ragione agli organizzatori: il Palio, nato sotto la stella del compianto sindaco Rosy Guarnieri, è un evento di successo. Ma si sa, il mugugno fa parte del dna ligure, e nemmeno Albenga sfugge alla regola. Così, puntuale come ogni anno, tra chiacchiere in piazza e commenti sui social, parte il solito “processo al Palio”, prima e dopo l’avvio dei giochi: come andrà stavolta? Cosa ha convinto e cosa ha fatto storcere il naso?

Tra le critiche più dure, una in particolare ha fatto rumore più di altre: secondo alcuni, il Palio di Albenga avrebbe perso con il tempo il suo spirito originario, quello storico. “Ormai è diventato una sagra di paese, altro che rievocazione medievale”, hanno scritto i più severi.

E poi c’è il tema della gestione del pubblico e della sicurezza: ogni anno migliaia di persone invadono Albenga. Gli episodi problematici di certo non sono mai mancati. Come dimenticare, per esempio, quando, l’anno scorso, un uomo (ultra 90enne), esasperato dal volume della musica, si affacciò alla finestra imbracciando un fucile nel pieno della manifestazione. Fortunatamente, si trattò solo di un gesto dimostrativo, senza conseguenze, anche grazie all’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.

Generico luglio 2025
Palio 2024, un uomo si affaccia alla finestra imbracciando un fucile

E poi c’è la musica. Un altro tema caldo: “Discoteca e Medioevo? Dov’è finito il vero Palio?”, è il tipo di commento che in questi anni ha spesso fatto capolino sotto i post dell’evento.

Ma quest’anno le cose potrebbero cambiare. Gli organizzatori si sono rimboccati le maniche e, in piena sinergia con Comune, quartieri e forze dell’ordine, hanno lavorato per dare un segnale di svolta. Il Palio 2025 cambia musica, e non solo in senso figurato.

Nicoletta Bellando, presidente dell’associazione Rievocatori Ingauni che organizza il Palio, risponde così alle critiche più pungenti: “Il Palio è la manifestazione più importante del savonese e i mugugni, ormai, ne sono parte integrante – racconta ai microfoni di IVG -. Ma quest’anno c’è stata una sinergia molto forte tra noi, i quartieri, l’amministrazione e tutte le forze dell’ordine. Tutti si sono prodigati per contenere al meglio ciò che, purtroppo, lo scorso anno ha generato tensioni. Questa sarà un’edizione diversa: il regolamento e l’organizzazione sono stati rivisti proprio per garantire maggiore serenità e sicurezza”.

La manifestazione quest’anno si svolgerà in due momenti distinti: una prima fase dal 12 al 13 luglio, e una seconda dal 17 al 20 luglio. In tutte le date dell’evento, la storicità sarà il cuore pulsante del Palio. I quattro quartieri di Albenga terranno viva la tradizione con giochi storici, costumi d’epoca e fedeli ricostruzioni scenografiche. E non mancherà la parte gastronomica, importantissima per il Palio e per il suo sostegno economico.

Le cantine e il percorso gastronomico fanno parte della manifestazione e non possono venire meno – sottolinea Bellando –. Grazie al contributo dei quartieri, dei commercianti e di chi aderisce al Palio, possiamo supportare il grande lavoro e le spese che ci sono dietro a un evento del genere. A questo proposito, voglio ringraziare il sindaco Riccardo Tomatis, che ci supporta e riesce comunque sempre a far sì che la manifestazione abbia un risultato sempre positivo e sempre più sicuro”.

Quest’anno, tra le novità, c’è anche una rinnovata attenzione alla ricostruzione storica. Ogni quartiere proporrà un vero e proprio percorso tematico, frutto di mesi di lavoro e ricerca. In più, l’enogastronomia si arricchisce con un’idea inedita: un percorso itinerante tra le quattro cantine, dove si potranno assaggiare piatti ispirati alla tradizione medievale, uno diverso dall’altro.

Tre motivi per partecipare? Bellando non ha dubbi: Immergersi nella storia, divertirsi e mangiare bene”. Le critiche? Anche quest’anno, siamo pronti a scommetterci, non mancheranno. Ma, in fondo, sarebbe strano il contrario: senza qualche mugugno, non sarebbe davvero il Palio di Albenga.

Autore
Il Vostro Giornale

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