“Non è che non si può fare il ponte perché c’è la mafia”: Salvini e il ricordo del ministro di Berlusconi Pietro Lunardi

  • Postato il 6 agosto 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Il governo Meloni mette l’ultima firma sul progetto del Ponte sullo Stretto e sblocca il maxi-finanziamento da 13 miliardi e mezzo. E il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha pronta la dedica in conferenza stampa: a Silvio Berlusconi – che tante volte ha promesso la grande opera salvo poi aver fallito l’obiettivo – e all’ex ministro Pietro Lunardi. E, coincidenza, le parole di Salvini in conferenza stampa ricordano alla lontana quelle di Lunardi oltre vent’anni fa quando scatenò una polemica per aver detto – parlando proprio di opere strategiche a Sud – che mafia e camorra “ci sono sempre state e sempre ci saranno. Dovremo convivere con queste realtà” e che “questo problema non ci può impedire di fare le infrastrutture”. La frase di Salvini di oggi è simile a quella: “Se si dovesse non fare ponte perché ci sono mafia e ‘ndrangheta allora non facciamo più niente“. Il vicepremier assicura però che “il fronte della sicurezza e del contrasto alle infiltrazioni mafiose è un fronte fondamentale che ci vede schierati h24“. Per un’opera da 13,5 miliardi, “contrastare ogni qualsivoglia tentativo di infiltrazione sarà una nostra ragion d’essere. Con il ministero dell’Interno si stanno adottando tutti protocolli come già per Expo e le Olimpiadi: bisogna attenzionare tutta la filiera, perché sia impermeabile ai malintenzionati“.

Proprio sui controlli antimafia alcuni mesi fa si era consumato un confronto aperto tra Salvini e il Quirinale su una norma inserita nel decreto Infrastrutture: “La legislazione in vigore contempla norme antimafia rigorose per le opere come il ponte di Messina”, scrisse la presidenza della Repubblica in una nota. La norma proposta prevedeva invece “una procedura speciale, adottata finora soltanto in casi di emergenza, come i terremoti, o di eventi speciali, come le Olimpiadi, che non risulta affatto più severa delle norme ordinarie”. La normativa poi per questo fu corretta in corsa.

Quanto alla conclusione dei lavori Salvini cita i tecnici che prevedono un termine “fra il 2032 e il 2033”. Numeri che consiglia agli “amanti della cabala e per chi gioca al lotto”.

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Il Fatto Quotidiano

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