“Non in mio nome”: da Silvestri a a Ghali e Ovadia. I volti per Gaza, Margherita Vicario: “Va rotto il silenzio”
- Postato il 29 giugno 2025
- Cronaca
- Di Il Fatto Quotidiano
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“L’Occidente ha decretato la sua fine. Aveva dato nella sua storia i diritti dell’uomo, l’idea dell’uguaglianza universale. Oggi fa soltanto soldi sulla carne dei morti. È un dovere schierarsi, stiamo lottando affinché l’umanità intera non precipiti nella barbarie”. Queste le parole di Moni Ovadia, tra i volti noti che hanno partecipato all’iniziativa “Non in mio nome”, organizzata a Roma dall’associazione Schierarsi.
Dal condirettore del Fatto Quotidiano Peter Gomez, alla relatrice speciale delle Nazioni unite per i Territori palestinesi occupati Francesca Albanese (intervenuta in videocollegamento), passando per Alessandro Di Battista, e molti altri, nella piazza capitolina di Porta San Paolo la manifestazione “Non in mio nome” ha permesso di raccogliere fondi per Medici senza frontiere. “L’unica cosa che possiamo fare è riempire questo senso di impotenza chiedendo attraverso i cittadini un cambiamento vero. L’importante è rompere il silenzio. Tutti si stanno macchiando di complicità”, ha sottolineato pure l’attrice, cantautrice e regista Margherita Vicario.
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