Non serve volare ai Caraibi, l’Italia nasconde una barriera corallina mozzafiato: ecco dove

  • Postato il 26 ottobre 2025
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Un tesoro sommerso nel cuore del Mediterraneo che cambia per sempre ciò che credevamo di sapere sui nostri mari.

Chi pensa che per ammirare una barriera corallina serva un viaggio ai Caraibi dovrà ricredersi. A poche miglia dalla costa campana, nelle profondità del Golfo di Napoli, giace un ecosistema marino tanto antico quanto sorprendente: una barriera corallina profonda, rimasta invisibile per secoli sotto 500 metri d’acqua.

La scoperta è arrivata quasi per caso, durante una missione scientifica a bordo della nave Gaia Blu del CNR. I ricercatori, impegnati nello studio del fondale del Canyon Dohrn, hanno individuato un’intera scogliera di coralli bianchi, larga diversi metri e distesa su pareti verticali di oltre 80 metri. Una meraviglia naturale che, fino a oggi, nessuno immaginava potesse esistere nel cuore del Mediterraneo.

Per capire la portata di questa scoperta, basta pensare che si tratta di una delle poche barriere coralline profonde mai documentate in Europa. Un ritrovamento che non ha solo un valore scientifico, ma anche simbolico: dimostra che la biodiversità del nostro mare è ancora capace di stupire.

Nel cuore del Canyon Dohrn: dove la vita resiste

A popolare questa barriera non ci sono i classici coralli colorati che si associano ai tropici, ma specie più discrete e affascinanti: Desmophyllum pertusum e Madrepora oculata, conosciuti come “coralli bianchi”. Sono organismi che vivono al buio, nutrendosi delle particelle organiche trasportate dalle correnti.

Accanto a loro, gli scienziati hanno trovato coralli neri, spugne, gorgonie e fossili di antiche ostriche, segni di un ecosistema complesso e perfettamente equilibrato. Ogni parete del canyon racconta una storia di resistenza: quella della vita che si adatta, cresce e si rigenera anche dove la luce non arriva più.

L’esplorazione, condotta con un sottomarino a controllo remoto, ha permesso di documentare queste formazioni in alta definizione, offrendo per la prima volta uno sguardo ravvicinato su un patrimonio nascosto da millenni.

L’Italia nasconde una barriera corallina
Nel cuore del Canyon Dohrn: dove la vita resiste – blitzquotidiano.it

La scoperta non è solo affascinante dal punto di vista naturalistico. Potrebbe diventare un punto di svolta per la ricerca ambientale. Il Golfo di Napoli, infatti, è oggi al centro di due importanti progetti europei (Life Dream e REDRESS). Che mirano a studiare e ripristinare gli ecosistemi marini danneggiati dall’attività umana.

Come spiega il team del CNR, comprendere come queste barriere profonde resistano a pressioni ambientali estreme potrà offrire nuove strategie di tutela per le barriere coralline più fragili, minacciate dal riscaldamento globale. In un’epoca in cui i mari tropicali soffrono, le profondità del Mediterraneo ci ricordano che la natura sa ancora trovare un equilibrio.

Non è la prima volta che l’Italia sorprende con una scoperta del genere. Nel 2019, al largo di Monopoli, i ricercatori dell’Università di Bari avevano già individuato una barriera corallina a soli 50 metri di profondità. Una struttura completamente diversa, illuminata da una luce tenue che tinge i coralli di sfumature arancio e viola. Due mondi paralleli, uno quasi in superficie, l’altro nel buio delle profondità, che testimoniano la straordinaria diversità del Mediterraneo.

Sotto il mare, a poche miglia da una delle città più amate al mondo, si nasconde un tesoro che nulla ha da invidiare ai paradisi tropicali. Non servono voli intercontinentali per assistere a questo spettacolo. Basta guardare sotto la superficie. La barriera del Golfo di Napoli è una prova viva di quanto la natura italiana sia ancora in grado di sorprendere. E un invito a proteggerla, con la stessa meraviglia con cui la si scopre.

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Blitz

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