Non solo Mercosur, così Italia e Messico rafforzano la cooperazione
- Postato il 22 maggio 2025
- Esteri
- Di Formiche
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Risale a dieci anni fa l’ultima visita in Messico di un ministro degli Esteri italiano. La missione di Antonio Tajani punta a due obiettivi: rafforzare uno scambio bilaterale che ha numeri invidiabili, anche grazie al nuovo piano d’azione per l’export creato dal governo, e proseguire con lo schema dei forum imprenditoriali bilaterali al fine di allargare il paniere di temi e alleanze che Roma vuole distendere nei cinque continenti.
Qui Messico
Inizia oggi la missione del ministro degli Esteri per incontrare autorità, esponenti della comunità imprenditoriale e rappresentanti della collettività italiana, e per partecipare al Forum imprenditoriale Italia-Messico. Non solo verrà fatto il punto sullo stato dei rapporti tra i due paesi, inquadrati nel partenariato strategico lanciato nel 2012, ma sarà l’occasione per distendere la strategia italiana verso i mercati extra-Ue, materializzata nel cosiddetto Piano d’azione per l’export.
Il Messico è il primo Paese del latinoamerica di destinazione dell’export italiano, grazie ad un interscambio che nel 2024 ha superato gli 8 miliardi di Euro. Secondo Tajani il Forum imprenditoriale Italia-Messico “rappresenta una nuova tappa di attuazione del Piano d’azione per l’export che mira a rafforzare le già ottime relazioni bilaterali attraverso lo sviluppo di settori industriali chiave, quali l’industria automobilistica, l’economia verde, le infrastrutture fisiche e digitali e la produzione e trasformazione alimentare”.
I temi
La collaborazione che verrà suggellata durante la visita riguarda anche il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie. Domani, giorno dell’anniversario della strage di Capaci, Tajani visiterà una mostra dedicata al lavoro della prima fotoreporter italiana, Letizia Battaglia. Anche la cultura verrà affrontata come tema tra partners, in occasione di evento sul contrasto al traffico illecito del patrimonio culturale, una lectio magistralis presso l’Universidad Nacional Autonoma de Mexico e l’inaugurazione della mostra di Gabriele Basilico. “Italia e Messico sono due potenze culturali, entrambe pienamente convinte che il patrimonio culturale sia parte integrante dell’identità di una nazione, che si riflette nelle nostre rispettive Costituzioni e che deve essere adeguatamente valorizzato oltre che difeso e protetto”, ricorda il titolare della Farnesina.
Il piano d’azione del governo
Lavorare al fianco delle imprese per sostenerne l’export e l’internazionalizzazione attraverso un insieme coordinato di interventi. Queste le intenzioni del governo tramite il Piano d’Azione, uno strumento che verrà impugnato da più mani: in primis dalla Farnesina che farà da regista con le agenzie del “Sistema Italia” per favorire il dialogo tra aziende italiane, operatori locali e controparti estere. Il Piano d’Azione per l’Export Italiano prevede una serie di misure come missioni istituzionali e imprenditoriali, rafforzamento delle attività fieristiche, supporto finanziario all’export, stipula di accordi con catene distributive internazionali e piattaforme digitali, apertura di nuove sedi all’estero da parte delle agenzie del “polo dell’export” in mercati strategici. L’obiettivo, ha spiegato il ministro Tajani, è quello di sostenere la cooperazione economica e favorire così le opportunità commerciali.
Punto di partenza sono i numeri dello scorso anno, molto interessanti nei mercati extra europei, che quindi possono essere migliorati: 17,6 miliardi di Euro in Turchia (+23,9% rispetto all’anno precedente), 7,9 miliardi negli Eau (+19,4%), 6,6 miliardi di euro in Messico (+7,4%), 5,8 miliardi in Brasile (+8,1%), 6,2 miliardi di euro in Arabia Saudita (+27,9%), 5,2 miliardi di euro in India (+1%). Fra le priorità anche i Paesi dell’Africa, che hanno totalizzato oltre 20 miliardi di export; l’Asean con 10,7 miliardi di euro di export e un aumento del 10,3% e i Balcani Occidentali con 6,5 miliardi di euro e +13,4%.
Il Mercosur
Non sfuggirà che al di là del singolo rapporto fra Italia e Messico, i paesi membri dell’Ue e l’America Latina sono interessati da un tema di attualità commerciale come il trattato Mercosur, un accordo di libero scambio tra l’Unione Europea e il Mercado Común del Sur, che vuole creare un’area di libero scambio tra i paesi europei e il blocco di paesi come Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay. L’accordo siglato nel dicembre 2024 punta a ridurre o eliminare le barriere tariffarie e non. Il Messico, pur non rientrando ufficialmente nel Mercosur, dal 2000 gode di un accordo di partenariato economico, coordinamento politico e cooperazione separato con l’Ue, per liberalizzare il 90% delle importazioni di beni industriali europei nel Mercosur e il 93% dei prodotti agricoli, riducendo progressivamente le barriere tariffarie. In sostanza comprende anche aspetti politici, commerciali e di cooperazione.
Di fatto la mossa Ue in Messico, che si arricchisce di un ulteriore accordo siglato il 17 gennaio scorso, pone l’Unione europea in una posizione più vantaggiosa non fosse altro perché allarga la sua estensione commerciale in un fazzoletto dove convergono anche gli interessi degli Stati Uniti, e in un momento in cui con l’amministrazione americana c’è in ballo il tema dei dazi.