Non spingete, c’è spazio per tutti

  • Postato il 24 ottobre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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mastelli sacchi gialli differenziata savona corso italia

Savona. Giovedì sera, corso Italia alta. Non è una notte come le altre: nell’aria c’è fermento, un certo profumo d’attesa. E anche di qualcos’altro, ma quello dipende dai mastelli dell’organico. Qui infatti, dove i cassonetti “intelligenti” non sono arrivati, i residenti danno vita ogni settimana – loro malgrado – a una performance urbana di grande respiro civico: la tripla esposizione del giovedì.

Secco, organico e plastica. Un tris perfetto che trasforma il marciapiede in un patchwork di contenitori colorati, un raduno di mini-container vintage che trasforma la raccolta differenziata in un evento di massa, degno di un’installazione d’arte contemporanea.

C’è chi parla di performance artistica collettiva, chi di una nuova forma di socialità di quartiere in aperta sfida a quella, già suggerita a suo tempo, dei “cassonetti instagrammabili“. Altri ci vedono un nuovo esempio di urbanistica tattica. Fatto sta che il tratto più a monte di corso Italia, per qualche ora, somiglia a un condominio a cielo aperto: i bidoncini, sul loro marciapiede trasformato in un palcoscenico colorato, si salutano, si fanno spazio, mentre i residenti che espongono il loro personale “triplete” discutono tra loro sull’importanza della raccolta differenziata.

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Un suggestivo tappeto urbano di mastelli e sacchi gialli, ordinatamente allineati come soldatini in attesa del turno di gloria, sfida orgogliosamente il pedone a disputarsi lo spazio rimasto libero, trasformando il passeggio in una prova di agilità urbana. I passanti, sorpresi dall’ampiezza dello spettacolo, suggeriscono gare di impilamento, ma i sacchi gialli si oppongono: “Così ci discriminate”. Un residente, mentre sistema il mastello con cura scenografica, commenta con filosofia: “Almeno il giovedì sappiamo di non essere soli”. E il marciapiede – più affollato di un aperitivo estivo – lancia un messaggio chiaro all’amministrazione: non servono nuovi spazi aggregativi, basta una serata di raccolta tripla.

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Se da un lato l’immagine è un piccolo, involontario elogio della partecipazione civica, dall’altro è un segnale chiaro: gli spazi infrastrutturali non sempre corrono al passo con i bisogni dei cittadini. Resta da capire se, oltre alla coscienza ecologica, i residenti desiderino anche un po’ più di spazio per camminare, o magari qualche cassonetto intelligente in più. Nel frattempo, mentre i mastelli a Savona imparano a convivere, gli umani stanno ancora cercando parcheggio.

Autore
Il Vostro Giornale

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