Nordio: “I suicidi in carcere? Non sono legati al sovraffollamento, che anzi li frena perché è una forma di controllo”
- Postato il 13 novembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Ala Camera discutono di carcere, perfino con Carlo Nordio in veste di oratore per quella che viene presentata come una sua “lectio magistralis”. Lui subodora subito il rischio assicurato dello sfottò e piglia le distanze da se stesso. “No no, la mia non sarà una lectio magistralis…”. E allora perché non ha evitato prima che fosse annunciata così nel mini incontro per ricordare i 50 anni della legge sull’ordinamento giudiziario?
Ma poiché le coincidenze sono malandrine, stavolta c’è di peggio che presentarsi come un “professore”. Perché giusto negli stessi minuti in cui Nordio parla, e tiene la sua “lectio”, chi si occupa di carcere, come il segretario generale del sindacato Uilpa della polizia penitenziaria Gennarino De Fazio, è alle ricerca di dettagli su come è morto, nel carcere Torre del Gallo di Pavia, l’ennesimo detenuto, che porta il numero 69 del 2025. Aveva 30 anni. E come scrive la Provincia pavese, “si è impiccato nel locale delle docce”. Sarà perché, dice De Fazio, “su 46.500 posti disponibili i detenuti oggi sono 63.500. E proprio nel carcere di Pavia ce ne sono 725 detenuti, ma i posti disponili sono solo 515”.
Nordio, ovviamente, non ne parla affatto. E per il rispetto dovuto a una vita che non c’è più, nonché per il ruolo che ricopre, dovrebbe farlo. Magari non lo sa neppure. Certo fa di peggio quando ripete un’assurdità che aveva già detto: “I suicidi non sono legati al sovraffollamento, che anzi è una forma di controllo, tant’è che molti suicidi sono stati frenati proprio dal sovraffollamento”. Ma Nordio ha ben altri scopi legislativi, tant’è che ripete uno dei suoi slogan, il carcere ci vuole solo per i reati che comportano grave allarme sociale, quindi per i tossici e gli stranieri. Corrotti e corruttori no. Tant’è che lui ha il serbo il colpo gobbo della revisione della custodia cautelare, niente nel caso della reiterazione del reato. Le carceri resteranno piene lo stesso, anzi di più, ma tanto di poveracci e immigrati non importa niente a nessuno.
L'articolo Nordio: “I suicidi in carcere? Non sono legati al sovraffollamento, che anzi li frena perché è una forma di controllo” proviene da Il Fatto Quotidiano.