Nuova diga, Traversi e Pirondini (M5s) “Il Governo chiarisca se sarà opera strategica militare”

  • Postato il 7 luglio 2025
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cassone nuova diga

Genova. Il Movimento 5 Stelle annuncia un’interrogazione in Parlamento per sapere se la nuova diga di Genova sarà considerata dal Governo una “opera strategica militare” per raggiungere il 5% del Pil in spese militari secondo l’accordo sottoscritto dalla Nato.

“Preoccupa sempre più la febbre da riarmo di Meloni e alleati – intervengono il deputato Roberto Traversi e il senatore Luca Pirondini -. Se ne stanno inventando di tutti i colori pur di ingrassare il paniere di progetti che possano avvicinare l’Italia al 5% del Pil in spese militari, sul quale la premier si è supinamente piegata. Non è bastato il tentativo di inserire alla chetichella un emendamento al Dl Infrastrutture per sveltire l’iter di queste spese. O di appiccicare il bollino di opera strategica militare al ponte sullo Stretto, un’infrastruttura che al momento non esiste nemmeno su carta, visto che un progetto esecutivo non c’è”.

“Oggi in Liguria il sub-commissario alla diga foranea di Genova ha gettato la maschera: anche a quest’opera, la più imponente e pesante di quelle finanziate con il Pnrr/Pnc, vogliono affibbiare il fantomatico bollino bellico proseguono i pentastellati -. E visti i costi elevatissimi dei lavori, nel frattempo lievitati nonostante le rassicurazioni di pochi mesi fa, ciò darà al governo una grossa mano ad avvicinare quel 5%. Con buona pace della città di Genova, che a questo punto rischia di diventare un obiettivo sensibile dal punto di vista militare“.

L’ossessione della premier per le guerre è sempre più preoccupante. Continuiamo a ribadire che l’opera di per sé ha enormi criticità che non sono mai state correttamente gestite. Se ora verrà anche tinta di verde militare, oltre al danno si aggiungerà la beffa. Il governo ha il dovere di chiarire questo disegno surreale”, concludono.

Autore
Genova24

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