Nuova Honda Cb1000 Hornet: hyper-naked per emozioni forti
- Postato il 24 luglio 2025
- Moto
- Di Virgilio.it
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Se la Honda conserva ancora un ruolo di primissimo piano nella scelta dei motociclisti il motivo lo capirete nell’analisi della Cb1000 Hornet, una delle novità più importanti del mercato delle due ruote nel 2025. La nuova naked ha numeri da favola e un design accattivante, frutto dell’esperienza in pista dei tecnici giapponesi. La Hornet 1000 vanta una potenza di 150 CV, in linea con le performance della Superbike Fireblade di qualche anno fa, ed è proposta in due distinte versioni.
La Cb1000 Hornet Standard la trovate nei concessionari a 10.390 euro, mentre la variante SP può contare su pinze Brembo Stylema, mono Öhlins Ttx, quickshifter di serie e una valvola allo scarico per un prezzo totale di 11.990 euro. Da qualsiasi angolazione la Hornet esprime aggressività, a partire dall’aculeo di “calabrone” in cui spicca il doppio faro anteriore full Led. Nonostante l’impostazione sportiva, la naked presenta un ampio manubrio, un imponente serbatoio da 17 litri e una coda appuntita. La versione 600 ha fatto epoca, diventando una delle scarenate preferite dagli italiani. Il telaio in nero della nuova 1000 fa spiccare la saldatura al telaietto posteriore e i quattro collettori di scarico che emergono dalla parte anteriore del propulsore prima di ricollegarsi nel catalizzatore e al massiccio terminale di scarico laterale.
Erogazione indomabile
Il motore a quattro cilindri in linea da 999 cc, derivato da quello della storica supersportiva Cbr1000RR Fireblade, è stato modificato per rispettare la normativa Euro 5+. La cavalleria si fa sentire già ai bassi regimi con una potenza a 11.000 giri/min e 104 Nm di coppia massima a 9.000 giri/min. La variante Sp arriva a 155 cavalli e 3 Nm in più rispetto alla Standard, grazie a un super scarico con valvola parzializzatrice più performante. I consumi? Nell’ordine dei 17 km/l.
Il nuovo telaio della Honda a doppia trave vanta una notevole rigidezza torsionale ed è associato a un forcellone bibraccio in alluminio. Le sospensioni sono completamente regolabili e firmate Showa. All’anteriore troviamo una forcella rovesciata Sff‑Bd da 41 mm, mentre nella zona posteriore spicca un mono con leveraggio Pro‑link. L’impianto frenante è griffato Nissin, con due dischi flottanti da 310 mm all’anteriore accoppiati a pinze radiali a quattro pistoncini, mentre al posteriore c’è un disco da 240 mm con una pinza a 2 pistoncini. Immancabile il cruscotto Tft a colori da 5″ con connettività Honda RoadSync.
Elettronica da vera supersportiva
I centauri che sceglieranno la Cbr1000RR Fireblade potranno godere dell’acceleratore elettronico, del controllo di trazione integrato con anti-impennata, del freno motore regolabile, dell’Abs a due canali e delle tre modalità di guida predefinite “Sport”, “Standard” e “Rain” più altre due personalizzabili. Non troverete il cruise control, la piattaforma inerziale e la presa Usb. Il quickshifter risulta di serie solo nella versione Sp.
La sella è progettata per offrire il massimo comfort alle alte velocità. L’appoggio a terra risulta agevole per chi supera il 1,70 m. Inutile dire che risulta una scelta di chi vuole affrontare da solo i tratti misti con il gomito a terra in piega. Nasce per percorrere al massimo le curve veloci, regalando emozioni fortissime a pro rider. Il peso di 211 kg col pieno non si sente tantissimo, grazie al baricentro basso e un perfetto equilibrio. Moto del genere danno il loro meglio in pista. Vi consigliamo di spremerla nel giusto habitat, non lasciandovi tentare tra le insidie dell’asfalto quotidiano.