Nuove tariffe Amt, Salis: “Non lavoriamo per il consenso ma per avere un’azienda solida e pubblica”
- Postato il 22 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Siamo in una situazione emergenziale e stiamo facendo tutto quello che è necessario per salvare Amt e per mantenerla pubblica e solida ma la politica tariffaria degli ultimi anni, presentata come rivoluzionaria, si è rivelata fallimentare, oggi finisce l’era dei proclami e inizia l’era della responsabilità, la ricerca del consenso facile purtroppo produce risultati che poi pagano tutti, abbiamo chiaro che quello che stiamo facendo non produrrà un sentimento positivo, ma qui sta la differenza tra governare per il consenso e governare per la città, assumersi la responsabilità di gestire i processi”.
Sono le parole della sindaca di Genova Silvia Salis che, questa mattina, insieme al vicesindaco Alessandro Terrile, all’assessore alla Mobilità Emilio Robotti e al consigliere di amministrazione di Amt Chicco Franchini ha illustrato alla stampa il nuovo schema tariffario di Amt: nel nostro articolo a questo link tutte le novità e modifiche, tra cui l’abolizione della gratuità per metropolitana e impianti verticali, la gratuità per over 70 solo se con Isee sotto i 12mila euro, aumenti negli abbonamenti e l’introduzione di gratuità sui mezzi Amt di notte e alla domenica.
Salis ha ricordato ancora una volta la pesante situazione economica e finanziaria di Amt “ereditata dal centrodestra” che ha portato l’amministrazione a intervenire, tra le altre cose, sulle tariffe del trasporto pubblico. “Agire sulle tariffe non basterà, oltre a questo stiamo per presentare un piano che porterà ad avere Amt strutturalmente in salute e non strutturalmente in difficoltà – ha detto – ma quello che possiamo dire è che nell’elaborare questo nuovo schema tariffario abbiamo avuto come unico faro la necessità di mantenere una forte attenzione per i giovani e per chi si trova in difficoltà economica“.
Tariffe Amt, Salis: “Attenzione ai giovani e a chi è in difficoltà economica”
Gli under 14 residenti nella Città metropolitana e le matricole universitarie sotto i 13mila euro di Iseeu continueranno a viaggiare gratis su tutta la rete senza eccezioni, così gli over 70 con Isee sotto i 12mila euro, mentre per quelli con reddito superiore esisteranno abbonamenti annuali a 120 euro per la sola rete urbana e a 160 euro per la rete urbana + Città metropolitana. Inoltre, sempre con attenzione ai più giovani, ma non solo, l’introduzione della gratuità sui mezzi pubblici nell’orario notturno (dalle 22 alle 5) e alla domenica.
“Ci saranno aumenti per quanto riguarda abbonamenti – prosegue Salis – ma voglio sottolineare che abbiamo mantenuto i prezzi al di sotto dei livelli pre sperimentazione, quindi più bassi rispetto agli anni 2023 e 2022, questo per venire incontro a un costo della vita che è sempre più pressante”.
Il nuovo schema tariffario, precisano dall’amministrazione, sarà oggetto di confronto costante con i sindacati e con le associazioni di consumatori, con i quali sarà costituito un apposito tavolo: “Parliamo di una sperimentazione che non è scolpita nel marmo – dice la sindaca – ma che deve partire il prima possibile per iniziare a mettere al sicuro i conti di Amt, per questo dico anche che dal primo novembre queste saranno le regole, sappiamo che le novità non faranno piacere ma è necessario che chi prende il mezzo pubblico paghi il biglietto, faremo una massiccia campagna di comunicazione per rendere note le novità, alcune imminenti ma, di concerto con i sindacati, abbiamo anche condiviso la necessità di potenziare i controlli”.
Terrile: “Servono 60 milioni da ricavi, metro e ascensori gratis ne valevano 5”
Poi un messaggio agli avversari politici e in particolare a chi ha gestito Amt negli ultimi anni. L’ex vicesindaco Pietro Piciocchi non è citato espressamente ma il riferimento è chiaro: “E’ molto semplice dire che va tutto bene anche quando non è così, spostando in là il momento della verità, e così è stato fatto anche nei mesi in cui io stessa ero impegnata in campagna elettorale, ma arriva un punto in cui la realtà non si può più nascondere, succede con i costi della sperimentazione del centrodestra su Amt ma succede anche con la questione del contenzioso con Trenitalia, se io non avessi chiesto all’ad di Trenitalia di non agire con un decreto ingiuntivo da 10 milioni oggi non saremmo neppure in condizione di provare a salvare Amt”.
Anche il vicesindaco e assessore al Bilancio e Partecipate Alessandro Terrile ha rimarcato la gravità della situazione ed è tornato a spiegare l’importanza di recuperare dai ricavi “almeno 60 milioni di euro, 10 in più di quelli avuti quest’anno”. Non esiste – non sono mai state fornite da Amt – una stima precisa di quanto “costasse” la politica tariffaria di gratuità e agevolazioni appena smantellata ma, spiega Terrile, “solo la gratuità Miv per impianti verticali e metro cubava tra i 4 e i 5 milioni di euro”.
Il nuovo schema tariffario sarà oggetto di monitoraggio da parte di azienda, sindacati e associazioni di consumatori. “Un monitoraggio che servirà, anche per quanto riguarda il servizio notturno e domenicale – prosegue Terrile – per calibrare il servizio nel migliore dei modi”. Uno dei dubbi sulle formule Citypass Night e Citypass Sunday, infatti, è che si finisca per sovraccaricare un servizio che è già ridotto, per forza di cosa, rispetto alle ore di maggiore utilizzo e ai giorni feriali.
Per quanto riguarda le linee notturne, ha precisato la sindaca, “abbiamo condiviso con il comandante della polizia locale, Fabio Manzo, la necessità di intensificare i controlli e i contatti con la centrale operativa in quelle che potrebbero essere le linee più critiche e le rispettive fermate”.
Nuove gratuità domenicali e notturne, si punta ai fondi ministeriali
Le gratuità notturne e domenicali, oltre ad abbonamenti molto ridotti per gli anziani con Isee sotto i 12mila, hanno anche l’obiettivo, per il Comune di Genova, di continuare a partecipare ai bandi ministeriali per l’erogazione di fondi legati al miglioramento della qualità dell’aria (e quindi anche alla promozione del mezzo pubblico per gli spostamenti nelle città). “Sappiamo che è in corso la pubblicazione di un decreto interministeriale sulla scorta dell’ultimo al quale si potrà partecipare con misure come quelle che abbiamo adottato, non c’è ancora una quantificazione ma da stime di Anci potremmo ambire ad avere un contributo di circa 16 milioni di euro“.
Nel frattempo prosegue il percorso per la procedura di composizione negoziata della crisi “che consentirà ad Amt di non essere aggredita dai creditori che, legittimamente, esigono il versamento di quanto dovuto – ha concluso la sindaca Silvia Salis – il credito sarà concordato, spalmato, per cercare di tutelare il lavoro delle aziende ma anche la tenuta di Amt”. Terrile ha aggiunto che “da novembre dovrebbe essere possibile iniziare a pagare parte dei crediti correnti grazie ad anticipazioni sul contratto di servizio”.
L’ex presidente Atac per la composizione negoziata della crisi
A questo proposito è stata confermata dal consigliere d’amministrazione Chicco Franchini la notizia che è Giovanni Mottura, ex presidente di Atac, azienda di trasporto pubblico della città di Roma, il professionista indicato, come previsto dalla normativa, dalla Camera di Commercio per seguire la composizione negoziata della crisi di Amt. Il manager romano vanta, oltre a quella in Atac, una lunga serie di esperienze come amministratore giudiziario di imprese sequestrate o confiscate e presso la Banca d’Italia per diverse operazioni di commissariamento di enti bancari e finanziari.
Sempre la sindaca Salis e il vice Terrile hanno confermato che nel pomeriggio si recheranno presso la sezione controllo della Corte dei Conti per sottoporre ai giudici contabili lo stato di salute di Amt, sia per evidenziare gli effetti della gestione passata, sia per operare in trasparenza sulle prossime mosse per il salvataggio.