Nuovi parcheggi in centro, la giunta Salis annulla le promesse di Bucci: “Non sono la priorità”

  • Postato il 27 ottobre 2025
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parcheggio esselunga san benigno

Genova. Nuovi parcheggi in centro? “Non sono la priorità”. E i kiss&buy? Rimarranno congelati in via sperimentale sino a fine anno, dopodiché il Comune deciderà se abolirli o confermarli. Sono le indicazioni espresse dall’assessore alla Mobilità Emilio Robotti durante la commissione consiliare convocata a Palazzo Tursi per fare chiarezza sulle aree di sosta al servizio delle attività commerciali nel cuore della città.

Commissione che è stata preceduta da un’ora e mezza di discussioni e polemiche in materia di regolamento, prima che i rappresentanti delle associazioni di categoria abbandonassero l’aula senza dire una parola. Il tema kiss&buy, infatti, era stato inserito all’ordine del giorno a partire da un’interpellanza presentata in consiglio comunale dalla capogruppo della Lega ed ex assessora al Commercio Paola Bordilli. E quindi, secondo l’interpretazione della maggioranza supportata dalla segreteria generale, le persone convocate in audizione non avrebbero potuto esprimersi su quell’argomento.

Parcheggi Kiss&buy, cosa succederà dopo le polemiche?

Sui parcheggi kiss&buy – cioè gli stalli a rotazione gratuiti per mezz’ora introdotti dalla giunta Bucci per andare incontro alle richieste dei commercianti, prima in centro e poi negli altri quartieri – era già scoppiato un caso nelle scorse settimane. Il Comune aveva pubblicato un’ordinanza, firmata dal dirigente Varno Maccari, per confermare la misura “considerata conclusa la fase sperimentale” e “in considerazione del positivo riscontro”. L’ordinanza era stata revocata dalla sindaca Silvia Salis che aveva preannunciato sanzioni disciplinari nei confronti di Maccari per non aver condiviso una decisione così strategica. Per lui si trattava degli ultimi giorni di lavoro a Genova prima di trasferirsi a Parma per assumere il comando della polizia locale.

Ora la sperimentazione prosegue, con un minimo di controllo per capire se effettivamente sono utili – spiega l’assessore Robotti – ma entro la fine dell’anno dobbiamo decidere. L’unico dato disponibile è quello delle sanzioni. Come è possibile dire che hanno avuto un esito positivo? Il commercio ha avuto un incremento di fatturato o di clienti? Non siamo né a favore né contro, ci confronteremo con tutte le categorie, compresi i residenti, e alla fine ci assumeremo la responsabilità di redigere un piano della sosta“.

E i dati delle sanzioni, esposti in aula da Robotti, suggeriscono che “non c’è tutta questa rotazione“. Nell’arco di 12 mesi la maggior parte delle multe si è concentrata nel Centro Est (dove c’è il 30% degli stalli kiss&buy) con 584 sanzioni, il 75% del totale. In particolare via Gramsci, con 8 stalli, ha registrato 168 sanzioni, pari al 28,77% del totale della zona. A Caricamento 80 sanzioni con 3 stalli, in piazza Corvetto 59 sanzioni con 4 stalli, in via e largo XII Ottobre 67 sanzioni con 8 stalli. In altre parole, nonostante i controlli non sistematici, sembra che l’abitudine sia quella di parcheggiare per più di mezz’ora, vanificando la funzione stessa della misura. Le aree periferiche – come Levante, Ponente, Val Bisagno, Val Polcevera e Medio Levante – presentano invece valori inferiori, con meno di 15 sanzioni ciascuna.

E i  parcheggi promessi da Bucci? “Puntiamo su interscambio e mobilità dolce”

Ma la giunta Bucci, dopo l’insurrezione dei Civ in risposta al tentativo di istituire una Ztl permanente in piazza Fontane Marose, aveva anche adottato una delibera con linee di indirizzo per la creazione di sette nuovi parcheggi a corona del centro storico: piazza Dante, Ponte Parodi, via Fiasella, piazza Colombo, Stazione Principe, via Carcassi, Calata Darsena/Istituto Nautico. Che ne sarà di quella promessa? La giunta Salis non sembra essere orientata a mantenere gli impegni assunti dalla precedente amministrazione.

“Le nostre linee programmatiche prevedono di puntare soprattutto sui parcheggi di interscambio e favorire la mobilità dolce e in sharing e il trasporto pubblico locale, ben sapendo che oggi non gode di ottima salute – ricorda l’assessore Robotti -. Questo è l’approccio di tutte le città europee orientate alla mobilità sostenibile. La base non è ideologica ma tecnico-scientifica. Nessuno è obbligato a usare una modalità di trasporto, ma si fa in modo di incentivare i mezzi che inquinino meno, occupino meno spazio e siano meno pericolosi”.

In sintesi: “Non è una priorità costruire nuovi parcheggi in centro”. Anche perché i dati in possesso del Comune dicono che le aree di sosta in zona centrale sarebbero già sufficienti a garantire una buona rotazione. “Ma stiamo installando telecamere e semafori che ci permetteranno di rilevare nuovi dati”. Nuove aree di sosta per lasciare l’auto e proseguire in centro coi mezzi pubblici vedranno la luce a Pontedecimo ed è in corso una valutazione su Quinto. In piazza Dante, con la fine dei lavori per la rampa accessibile, si potrà recuperare una decina di posti moto. “Ma quelli che mancano sono i parcheggi per le due ruote senza motore“, sottolinea Robotti riferendosi alle bici.

In ogni caso la delibera della scorsa giunta, secondo i nuovi assessori, non ha valore vincolante: “Non c’è nessuna istruttoria compiuta per dire come, quando e perché i parcheggi siano localizzati in questi punti”. Poi l’attacco politico dell’assessore: “In otto anni quanti parcheggi hanno costruito? Io non me ne ricordo. E nel frattempo non hanno migliorato il trasporto pubblico locale”.

Come spiegato da Fabio De Marco della direzione Mobilità, l’unica area effettivamente disponibile per un ragionamento è quella di Rfi a Principe, dove però è al vaglio anche la realizzazione di un capolinea per le linee Flixbus e compagnie analoghe. Su piazza Dante e ponte Parodi pesano i contenziosi legali, mentre le altre location individuate mancherebbero dei requisiti urbanistici.

I commercianti: “Episodio grave e inaccettabile”

“Un episodio che riteniamo grave e inaccettabile”, scrivono in una nota congiunta Confcommercio e Confesercenti: “Le associazioni di categoria del commercio, regolarmente convocate per le ore 9.30 per un’audizione ufficiale sul tema dei parcheggi a corona in centro, si sono trovate di fronte a una situazione del tutto diversa da quella annunciata. Nel corso della seduta, infatti, è emerso che dalle 9.30 alle 10.00 la discussione sarebbe dovuta essere dedicata al tema dei kiss&buy, e che la nostra audizione si sarebbe dovuta svolgere solo successivamente, informazione appresa soltanto durante i toni accesi del dibattito tra i consiglieri stessi. Un dibattito sterile e pretestuoso tra esponenti di maggioranza e minoranza, incentrato sull’opportunità di ascoltare o meno le associazioni di categoria, ha finito per travolgere completamente il merito della discussione, oscurando le vere problematiche della città e, soprattutto, il diritto delle imprese ad essere ascoltate su questioni che incidono direttamente sulla loro attività quotidiana”.

Di fronte a questa situazione, Confcommercio Genova e Confesercenti Genova hanno scelto di lasciare la sala in segno di protesta, ritenendo “lesivo per l’intero sistema economico cittadino il modo in cui è stato gestito l’incontro”.

“Non si può parlare di partecipazione e di dialogo con le categorie produttive, e poi impedirne l’audizione attraverso cavilli procedurali o contrapposizioni politiche”, proseguono le associazioni dei commercianti”, ricordando che i kiss&buy introdotti dalla precedente amministrazione erano stati pensati” come misura temporanea in attesa della realizzazione dei parcheggi a corona in centro”. E quindi, “poiché tali parcheggi non sono ancora stati realizzati, i due temi risultano strettamente collegati e non possono essere trattati separatamente”.

Confcommercio e Confesercenti: “La mancanza di parcheggi grava sulle imprese”

Poi entrano nel merito: “Già durante la precedente amministrazione erano state individuate e perfino deliberate nell’agosto 2024 alcune aree destinate a nuovi parcheggi. Tuttavia, nessuno di quei progetti è stato avviato. Oggi il problema dei parcheggi continua a gravare pesantemente sulle imprese, mettendo a rischio la competitività del piccolo commercio rispetto alla grande distribuzione, che può contare su parcheggi ampi e comodi.

“I parcheggi sono una condizione irrinunciabile per la vitalità economica del centro e dell’intera città – dichiara Alessandro Cavo, presidente di Confcommercio Genova -. Cittadini e turisti devono poter scegliere liberamente come raggiungere le vie dello shopping. Senza infrastrutture adeguate, ogni ipotesi di pedonalizzazione rischia di penalizzare ulteriormente il piccolo commercio già messo in difficoltà dai numerosi cantieri aperti in città”.

“Il confronto con le istituzioni non può diventare un terreno di scontro politico. Servono serietà, responsabilità e rispetto reciproco – aggiunge Massimiliano Spigno, presidente di Confesercenti Genova -. Gli imprenditori genovesi chiedono solo di essere ascoltati da chi è chiamato a decidere sul loro futuro”.

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Genova24

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