Obbligo al minuto di silenzio in classe per la morte di Papa Francesco, quello che (forse) lui non avrebbe voluto
- Postato il 30 aprile 2025
- Cronaca
- Di Blitz
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Un minuto di silenzio in classe per la morte di Papa Francesco, senza possibilità di sottrarsi. L’Aduc (Associazione per i diritti degli utenti e consumatori) prepara una denuncia nei confronti del ministero dell’Istruzione e del merito per “abuso di potere”, in riferimento alla circolare che prevedeva un momento di contemplazione silenziosa a scuola lo scorso 26 aprile, giorno del funerale di Bergoglio.
“Da alcune notizie che ci sono pervenute, purtroppo è accaduto quanto non avremmo voluto accadesse”, sottolinea il presidente Aduc, Vincenzo Donvito Maxia, che denuncia un obbligo arrivato “con nessuna possibilità di non ottemperarvi”. “Questo nella scuola dove si può essere esentati dall’ora di religione cattolica”, aggiunge. Dove è il giusto? Forse, in quel famoso “mezzo”, perché è proprio vero che “in medio stat virtus”.
Una soluzione papabile (concedeteci il gioco di parole) poteva essere quella di lasciare agli studenti la libertà di scelta, che resta sempre un’opportunità di crescita e responsabilizzazione individuale. Forse lo stesso Papa Francesco non avrebbe ben visto degli alunni obbligati a ricordarlo tra una lezione e l’altra.
“Una delle cose molto importanti nella vita è ascoltare, imparare ad ascoltare”, ha lasciato detto ai più giovani prima della sua dipartita da questo mondo. Il verbo obbligare cozza con tutto questo. E chissà, forse, così facendo, optando per la libera scelta, il primo ad alzarsi sarebbe stato anche uno studente musulmano. Da parte sua, chi scrive questo articolo, sarebbe stata la prima a scattare in piedi.
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