Odifreddi: “Hamas? Quando un paese è occupato ha diritto alla resistenza armata”. Scontro con Parenzo, Loy e Meli

  • Postato il 8 ottobre 2025
  • La7
  • Di Il Fatto Quotidiano
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È un vero e proprio “uno contro tutti” quello andato in scena oggi a L’aria che tira, il talk show di La7 condotto da David Parenzo. Al centro della discussione, uno striscione apparso durante i cortei per Gaza, con messaggi inneggianti alla resistenza armata di Hamas.
A intervenire in studio, il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi, che non le manda a dire e si scontra apertamente con il conduttore e con le giornaliste Maria Teresa Meli e Maddalena Loy.
“Secondo lei, è anche lecito avere delle simpatie per Hamas e considerare il 7 di ottobre un atto di resistenza?” incalza Parenzo.
Odifreddi non ci pensa due volte: “Assolutamente sì, anche Mandela era stato accusato di terrorismo: è stato condannato all’ergastolo e ha fatto 27 anni ai lavori forzati. Lui diceva: perché siamo arrivati in Sudafrica alla lotta armata? Perché tutte le azioni pacifiche di resistenza civile non hanno mai portato dei frutti”.

Parenzo ripete: “Le do la possibilità di spiegarlo bene e non mi incazzo: quello striscione è legittimo o no?”.
Odifreddi replica con una contro-domanda storica: “Era legittimo fare una strage uguale a quella del 7 ottobre, prima della nascita di Israele, la strage di Deir Yassin, che fecero Begin e Shamir il 9 aprile 1948?
Il conduttore insiste: “No, però se torniamo al ’48 è finita. Oggi, quel cartello è legittimo o no?”
“Beh, io credo effettivamente che Hamas si possa considerare un’ala estrema, naturalmente, della resistenza palestinese nei confronti dell’occupazione israeliana”, risponde Odifreddi.

La giornalista Maddalena Loy lo incalza: “Ma non si vergogna?”
“Non mi vergogno, no – replica il matematico – perché la resistenza si è sempre fatta in maniera armata. Secondo lei, quando c’erano i tedeschi in Italia, bisognava reagire in maniera armata oppure no?”.
“Uccidendo civili? Ma roba da matti”, ribatte la firma de La Verità.
Odifreddi rilancia: “La stessa cosa che è successa il 7 ottobre era stata fatta dagli israeliani nei confronti dei palestinesi. Era legittimo o no?”.
Parenzo commenta: “A parte che non fu così…”.
“Ma quando mai?”, insorge Loy.
Odifreddi insiste citando Deir Yassin, mentre Parenzo smentisce: “Sarebbe un discorso lungo, a parte che non è così”.

La tensione aumenta. “Ma quando un paese è occupato ha il diritto di fare una resistenza armata oppure no nei confronti di coloro che considera occupanti?” chiede Odifreddi.
“Uccidendo dei ragazzi che erano a un rave party, mi scusi?” lo incalza Parenzo.
“Armata vuol dire armata, scusi. I partigiani facevano quello”, replica Odifreddi.

Maria Teresa Meli lo accusa duramente: “Hamas non ha ucciso dei soldati, ma ragazzi pacifisti. È stata un’orrenda mattanza e lei la sta giustificando. Si deve vergognare!
“Ma signora, mi sta a sentire? La stessa cosa l’hanno fatto gli israeliani nei confronti dei palestinesi. Era legittima o no?” ribatte Odifreddi, provocando ulteriormente la reazione dei presenti.
Nessuno ha mai massacrato dei civili“, commenta Parenzo, scatenando la reazione sbalordita del matematico, tacciato di pronunciare “barbarità” da Loy.

La querelle si chiude con una precisazione di Odifreddi: “Io personalmente non sono favorevole all’azione violenta, né a quello che ha fatto Hamas, né a quello che hanno fatto gli israeliani a Deir Yassin. Io non le giustifico entrambe. La mia posizione è molto diversa dalla vostra. Invece voi siete contrari ad Hamas, ma quando altri fanno le stesse cose li giustificate”.

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