Oliveira positivo alla metanfetamina: “Colpa di un bacio”. Ma l’ITIA, a differenza di Sinner, rifiuta la tesi della contaminazione
- Postato il 11 ottobre 2025
- Di Virgilio.it
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Nessun perdono. L’ITIA sceglie la mano pesante mettendo di fatto fine alla carriera di Goncalo Oliveira, il 30enne giocatore venezuelano dovrà rimanere lontano dai campi da gioco per 4 anni dopo la squalifica per il caso doping che lo ha visto protagonista, a meno di un appello vincente alla decisione presa dall’organizzazione che decide sul doping nel mondo del tennis.
La decisione su Gonçalo Oliveira
Una decisione durissima quella con cui dovrà fare i conti Gonçalo Oliveira che è stato squalificato dall’ITIA per 4 anni. Una lunga battaglia quella tra il giocatore venezuelano e l’ITIA giunta a conclusione solo nelle ultime ore. La squalifica del giocatore nasce in realtà da un caso scoppiato nel novembre 2024 quando Oliveira era impegnato in un Challenger in Messico. Nei campione sottoposti (sia quello A che quello B) sono state trovate tracce di metanfetamina. Il giocatore di origini portoghese ha negato di aver fatto uso della sostanza subita ma l’ITIA ha deciso di sospenderlo in maniera preventiva. Da quel momento cominciata la sua battaglia con l’ITIA che però ha deciso che potrà tornare a giocare solo il 16 gennaio del 2029.
La scusa del bacio
La difesa di Oliveira nel caso di doping è stata come succede anche per altri atleti (anche per Sinner, ndr) quella della contaminazione con il giocatore che ha rivelato che la droga sarebbe entrata nel suo corpo attraverso un bacio contaminato. Ma la tesi dell’assunzione involontaria stavolta non trova riscontri, o almeno l’ITIA ha deciso che il giocatore non è riuscito a provare la mancanza di intenzionalità nella sua positività al doping. Non è la prima volta che la “teoria del bacio” viene utilizzata da un atleta. La schermitrice francese Ysoara Thibus è riuscita a scappare alle accuse di doping per aver baciato il suo partner nel 2024 nel corso di un periodo di nove giorni. Una scappatoia che gli ha permesso di partecipare anche alle Olimpiadi di Parigi. E anche nel tennis la tesi del bacio ha funzionato con il francese Richard Gasquet che è riuscito a evitare una lunga condanna nel 2009 sostenendo di essere risultato positivo alla cocaina a seguito di un bacio con una donna in un locale notturno.
La nuova politica dell’ITIA
Non è un segreto che i casi doping di Sinner e Swiatek della scorsa stagione abbiano fatto molto discutere. Tanti tennisti hanno puntato il dito sul trattamento di favore che sarebbe stato riservato ai due atleti che in quel momento erano al numero 1 dei rispettivi ranking mondiali. Le sanzioni “leggere” per entrambi hanno portato l’attenzione anche sulla loro capacità di difesa rispetto a giocatori di minor prestigio e per questo motivo l’ITIA ha deciso di lanciare un programma che mette a disposizione dei giocatori fino a 5mila dollari per condurre dei test a supporto della propria difesa, ma anche un supporto legale gratuito quando un giocatore viene trovato positivo e ancora la possibilità di fare affidamento a un’organizzazione che si occupa di supporto psicologico per chi deve fare i conti con violazioni legate al doping o alle scommesse.