Omicidio Denisa, il killer delle escort non ha agito da solo: potrebbe essere un sicario

  • Postato il 13 giugno 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
  • 3 Visualizzazioni

Le indagini sull’omicidio di Denisa Maria Adas, trovata cadavere a Montecatini, stanno rivelando una realtà molto più complessa di quanto inizialmente ipotizzato. Gli investigatori sospettano fortemente che Vasile Frumuzache, il vigilante romeno reo confesso dell’omicidio di Denisa e di un’altra escort, Ana Maria Andrei, non abbia agito da solo. Anzi, si fa sempre più strada l’ipotesi che Frumuzache sia un sicario al servizio di una rete criminale che gestisce e sfrutta la prostituzione. Il sospetto nasce da nuovi ritrovamenti nei pressi del casolare dove sono stati scoperti i corpi e nel giardino della casa di Monsummano Terme, dove l’uomo vive con la famiglia. In particolare, i cani molecolari hanno individuato una vertebra umana, alcuni slip colorati e una ciocca di capelli tagliata di netto. A questi si aggiungono quattro coltelli bruciati e quattro cellulari, trovati in precedenza vicino alla sua abitazione.

Contraddizioni e incongruenze nella versione del vigilante

Le confessioni di Frumuzache non convincono gli inquirenti. Sono piene di buchi e contraddizioni. Uno dei punti più controversi è il racconto della decapitazione di Denisa, che secondo l’uomo sarebbe avvenuta nella stanza di un residence a Prato. Tuttavia, nella camera non è stata rilevata alcuna traccia di sangue, rendendo tale versione difficilmente credibile. Questo rafforza l’ipotesi che la decapitazione sia avvenuta a Montecatini, dove è stato ritrovato il corpo, forse proprio nel luogo in cui è stata trovata la vertebra umana. L’impressione crescente è che Frumuzache stia cercando di coprire qualcosa o qualcuno di ben più grande di lui.

L’ombra della mala delle escort

Gli elementi raccolti puntano in direzione di una rete criminale organizzata. Si teme che Frumuzache sia stato incaricato di eliminare chi, come Denisa, non si sottomette più alle regole del racket della prostituzione. A rafforzare questa pista ci sono vecchie segnalazioni: un’amica di Denisa parlò di un avvocato calabrese, ora indagato per concorso in sequestro di persona, che avrebbe tentato di “liberare” la donna da una banda di connazionali romeni. Inoltre, la madre di Denisa ha riferito che la sera dell’omicidio la figlia era seguita da due uomini, e che poco prima di morire, Denisa le disse al telefono: “Se mi trova, mi ammazza”. Tutto lascia pensare che Frumuzache sia solo un ingranaggio in una macchina criminale più vasta.

L'articolo Omicidio Denisa, il killer delle escort non ha agito da solo: potrebbe essere un sicario proviene da Blitz quotidiano.

Autore
Blitz

Potrebbero anche piacerti