Omicidio Fregene, sopralluogo dei Ris nel villino in cui fu uccisa Stefania Camboni Il Tirreno

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Di Il Tirreno
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Omicidio Fregene, sopralluogo dei Ris nel villino in cui fu uccisa Stefania Camboni Il Tirreno

Sopralluogo del Reparto investigazioni scientifiche (Ris) dei carabinieri nella villetta di via Agropoli a Fregene, dove la notte tra il 14 e il 15 maggio è stata uccisa a coltellate nel sonno, Stefania Camboni di 58 anni. L'avvocato Massimo Gabrielli, legale della famiglia della vittima ha nominato come consulente di parte l' ex generale dei carabinieri ed ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano. Al sopralluogo, disposto dalla procura della Repubblica di Civitavecchia partecipa anche la dottoressa Giulia Soldati. La villetta teatro dell’omicidio, situata nella località balneare del comune di Fiumicino in provincia di Roma, è ancora sotto sequestro. Presente alle operazioni di questa mattina, anche il consulente tecnico, già appartenente alla sezione omicidi della squadra mobile della questura di Roma e alla polizia scientifica, Armando Palmegiani, nominato dall'avvocata Anna Maria Anselmi, difensore di Giada Crescenzi, la nuora di 31 anni accusata di essere la presunta assassina della 58enne, uccisa con oltre venti coltellate, quattro delle quali inferte al cuore e alla gola. Al vaglio dei carabinieri, del nucleo investigativo di Ostia, la posizione di Francesco Violoni, il figlio della vittima, che al momento del delitto si trovava all'aeroporto di Fiumicino, dove lavora come vigilantes. Chi indaga ipotizza che dopo l'omicidio, qualcuno possa aver aiutato la presunta assassina a ripulire la scena del crimine dal sangue. Il cadavere della donna, quando è stato scoperto dalla coppia, che abita in una porzione del villino, era coperto da due cuscini e da un lenzuolo. L'autovettura della vittima, invece, è stata ritrovata a nei pressi dell'abitazione con la parte anteriore adagiata dentro una cunetta. Nei pressi della macchina c'era il portafogli della vittima. Particolare quanto che è stato interpretato dagli inquirenti come un tentativo grossolano di depistaggio per far sembrare il movente dell'omicidio una rapina.
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Il Tirreno

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