Ordinanza antismog, niente multe per i diesel euro4 nella “zona rossa” a Genova finché mancherà la segnaletica stradale
- Postato il 1 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Un mese cuscinetto, di tolleranza, in cui – cioè – non saranno fatte multe ai cittadini sorpresi a viaggiare con un veicolo con motore diesel Euro4 all’interno della “zona rossa” del centro di Genova stabilita dalla fresca ordinanza antismog firmata dalla sindaca Silvia Salis. Lo ha spiegato il vicesindaco Alessandro Terrile, rassicurando la platea degli interessati, a margine del consiglio comunale.
“Finché non sarà installata la segnaletica che avvertirà delle nuove norme ai varchi d’ingresso della cosiddetta area rossa la polizia locale non farà alcuna sanzione – afferma il vicesindaco Alessandro Terrile – le tempistiche per l’installazione si prevede possano andare avanti fino alla fine di luglio e quindi ci sarà questo periodo di tempo per fare informazione anche attraverso i canali istituzionali del Comune”.
L’ordinanza, pubblicata alle 12 di oggi, martedì 1 luglio, sull’albo pretorio è ufficialmente in vigore da oggi: tempistiche che hanno preso alla sprovvista non solo i cittadini ma anche le direzioni dell’ente: “Il termine del 30 giugno non lo abbiamo scelto noi – ha continuato Terrile – lo ha scelto la Regione Liguria dopo aver concesso due proroghe alla precedente amministrazione rispetto a quella che sarebbe un’procedura d’infrazione per il mancato rispetto della normativa europea recepita dalla stessa Regione, non c’è stata possibilità di ottenere un’ulteriore proroga come era stato invece chiesto dai nostro assessori alla Mobilità Emilio Robotti e all’Ambiente Silvia Pericu e quindi capiamo che dalla sera alla mattina sia difficile adeguarsi non solo per la cittadinanza ma anche per l’amministrazione stessa che deve mettere in atto tutta l’informativa necessaria, che comprende anche la segnaletica stradale”.
“L’ordinanza – aggiunge l’assessore alla Mobilità Emilio Robotti – è legata al rispetto di una norma, ossia al piano regionale di risanamento e tutela della qualità dell’aria. Quello che possiamo fare al momento è cercare di arrivare alla scadenza della prossima fase, a ottobre, per cui saranno interessati i motori Euro5, con altri presupposti e cercando di capire cosa si possa fare, ancora, in tema di ecoincentivi”. Il Comune e la Regione Liguria si vedranno nei prossimi giorni per discutere la questione.
“Gli ecoincentivi per l’acquisto di mezzi elettrici scadono nel 2026 – sottolinea l’assessora all’Ambiente Silvia Pericu – ma si sta arrivando al raggiungimento del tetto, tuttavia sono diverse le azioni messe in campo all’interno di questa applicazione del piano di qualità dell’aria regionale ed è questo che sarà al centro dell’incontro con la regione della prossima settimana”.
L’ordinanza arriva dopo che Regione Liguria ha negato la possibilità di una proroga al cronoprogramma stabilito dalla delibera approvata dalla giunta Bucci lo scorso gennaio che segue il piano regionale con una serie di misure volte a ridurre l’inquinamento da biossido di azoto a Genova. Una problematica che nel capoluogo ligure persiste da tempo, con sforamenti dei limiti di legge registrati in alcune parti della città.
Per questo il capoluogo ligure, come è noto, è coinvolto nella procedura di infrazione europea contro l’Italia, culminata in una sentenza di condanna della Corte di giustizia, proprio a causa del superamento continuo e sistematico dei valori limite di biossido di azoto in alcune aree del Paese.
Il cronoprogramma del piano stabilisce che, a partire dal 1 luglio, appunto, entrerio in vigore a Genova limitazioni alla circolazione per gli autoveicoli diesel privati e commerciali (N1 e M1) fino alla categoria Euro 4, per i motocicli e ciclomotori fino alla categoria Euro 1, e per i ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi fino alla categoria Euro 2.
Inoltre, dall’autunno, si prevedono restrizioni ancora più severe, che dal primo ottobre 2025 coinvolgeranno anche gli autoveicoli diesel Euro 5 nel caso fossero registrati nuovi sforamenti.