Ordine del giorno su Gaza in consiglio a Savona, Orsi: “Documento non condiviso e oltre le competenze del Comune”
- Postato il 19 giugno 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. “I consiglieri del Patto per Savona di cui assai raramente ascoltiamo la voce in consiglio comunale ed in commissione, sembrano essere invece molto abili di penna quando c’è da insegnare a vivere e a risolvere i problemi che riguardano il mondo. Probabilmente hanno molto più le idee chiare nel chiedere all’amministrazione comunale di risolvere quelle che sono delle vere tragedie umanitarie piuttosto che nel chiedere di occuparsi di ciò che possono risolvere e cioè i problemi della città”. Dura replica del consigliere Fabio Orsi alle dichiarazioni del gruppo di maggioranza relativamente alla discussione dell’ordine del giorno sulla situazione a Gaza e in Cisgiordania.
“Almeno avessero la correttezza di raccontare i fatti: se volevano un documento condiviso – prosegue Orsi -, come si fa in questi casi, lo si scrive assieme e appunto lo si condivide. Come potranno confermare i colleghi consiglieri del M5S l’ordine del giorno è stato offerto a loro e solo a loro dalla maggioranza e non al mio gruppo nè agli altri di opposizione a dimostrazione che anche del tema Gaza, che ripeto, è una vera tragedia, se ne voleva tener fuori una parte politica per farne uno scontro ideologico, come dimostrano gli attacchi sconclusionati di oggi. Nel merito poi, vorrei far rilevare come un ordine del giorno per chiedere alla Regione di interrompere i rapporti con un Governo sovrano o ad un Governo nazionale di imporre ad una società, magari quotata in borsa, di non fare commerci con uno stato sovrano è dimostrazione di non conoscere nemmeno l’abc sul ruolo delle istituzioni, su chi fa cosa, e di saper fare solo propaganda ad orologeria”.
Interviene anche il consigliere del Movimento Cinque Stelle Federico Mij: “Mi tocca dover entrare in una polemica che poco tocca i cittadini savonesi e per questo me ne scuso ma ritengo necessario dover ribadire la nostra, la mia, posizione politica a fronte di falsità scritte dal suddetto gruppo. Come facilmente riscontrabile dalla registrazione su youtube del consiglio comunale del 17 giugno, non tutta la minoranza è uscita prima dell’inizio della discussione sull’ordine del giorno riguardo la situazione in Palestina: noi del M5S, oltre al consigliere Schirru, eravamo presenti. Inoltre il M5S risultava firmatario dell’ordine del giorno tramite il mio nome. Affermare che quindi tutta la minoranza sia uscita è falso e per questo auspico che il comunicato sia modificato al più presto”.
“L’affermazione del gruppo del Patto per Savona – continua – oltre ad essere falsa di per sé porta a screditare con una menzogna quella che è sempre stata la politica del M5S savonese e che ritengo essere condivisa da molti cittadini: una posizione terza di opposizione sia all’amministrazione comunale di centrosinistra sia al governo nazionale. Un’opposizione fatta sempre con durezza ma anche con costruttività perché questo, a nostro avviso, vogliono i cittadini: non divisioni ideologiche ma un lavoro meticoloso tema per tema con collaborazione e sostegno o forte contrarietà alle scelte dell’amministrazione a seconda di cosa riteniamo più utile nell’interesse dei cittadini”.
“Sostegno quindi all’ordine del giorno sulla Palestina per quanto ci siano le sedi competenti come il Parlamento dove, almeno per quanto riguarda la mia forza politica, stiamo facendo valere le nostre ragioni. Contrarietà, invece, all’ennesimo aumento evitabile della Tari del 4%, dopo un aumento del 12% dello scorso anno a fronte di una Tari già alta e con un servizio reso ancora insoddisfacente. Abbiamo poi chiesto conto all’amministrazione della situazione societaria di Seas, che deve occuparsi del servizio di raccolta rifiuti per 15 anni, ma presenta delle criticità riguardo la situazione economico finanziaria. Le rassicurazioni della giunta non sono affatto soddisfacenti e come scritto dal collegio sindacale, organo imparziale, la situazione dovrà essere monitorata con attenzione. Eppure la giunta e la maggioranza non sembrano preoccuparsene. Noi invece crediamo che dopo il disastro Ata e l’avvio imbarazzante del porta a porta a cui stiamo assistendo in questi mesi sia necessario che non ci siano più disagi per i cittadini almeno su questo fronte”, conclude.