Orgoglio Auditorium. Ex avamposto e ora “enclave nell’enclave” di sinistra nel paese governato dalla destra

  • Postato il 15 maggio 2025
  • Di Il Foglio
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Orgoglio Auditorium. Ex avamposto e ora “enclave nell’enclave” di sinistra nel paese governato dalla destra

E’ stato l’avamposto della sinistra veltroniana, e oggi, nella Roma enclave di sinistra nel paese governato dalla destra, è allo stesso tempo ultimo lembo da difendere e simbolo di resistenza al possibile invasore: l’Auditorium Parco della Musica disegnato da Renzo Piano è infatti il luogo che amplifica con la grancassa l’orgoglio culturale dem. E infatti ieri, alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, proprio all’Auditorium, l’estate romana, già creatura di Renato Nicolini, si è presentata metaforicamente ai cittadini attraverso i nomi previsti per il “Summer fest” che per quasi quattro mesi – da maggio a settembre – vedrà la cavea animarsi della voce e degli strumenti di artisti nazionali e internazionali. Con una novità: la musica elettronica, protagonista dell’evento di apertura del 18 maggio (con Black Coffee sotto i giardini pensili).

   

Anche i nomi contribuiscono a fare dell’Auditorium d’estate una sicurezza per chi vive le volte dell’archistar come un rifugio anche politico: ci sarà, tra gli altri, il cantante Daniele Silvestri (che scherzava sulle “etichette” ma volentieri ammetteva di collocarsi a sinistra della sinistra), e ci sarà il pacifista Sting (simbolo del no alle armi fin dal 1985, anno di uscita della sua “Russians”), come la poetessa del rock anni Settanta Patty Smith.  Ma ci saranno anche i più popolari Ricchi e Poveri, a testimonianza di una linea aperturista tra linee. “Il Roma Summer Fest”, dice infatti Gualtieri, “rappresenta uno degli appuntamenti più attesi della stagione. Un’esperienza culturale straordinaria, capace di unire la città con proposte musicali che spaziano tra generi e generazioni. E’ anche grazie a eventi come questo che Roma si conferma meta internazionale per gli amanti della musica e per i turisti, regalando al mondo l’immagine di una città moderna, vivace e dinamica”. E l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio conferma l’impostazione del festival come ponte e fiore all’occhiello: “Nel Summer Fest di Roma convivono le molte anime della città, grazie a un cartellone che si rivolge a una platea ampia e diversificata; una delle occasioni in cui si respira la straordinaria voglia di partecipazione e di relazione delle cittadine e dei cittadini romani”.

   

L'Auditorium insomma permette e promette grandeur, tra "artisti di fama mondiale e artisti emergenti”, dice l’assessore, “in un panorama caleidoscopico che spazia dal cantautorato alla musica elettronica. Una festa lunga tutta l’estate”.

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Il Foglio

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