Ornella Vanoni, la drammatica profezia: "Non arrivo a Natale"

  • Postato il 22 novembre 2025
  • Spettacoli
  • Di Libero Quotidiano
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Ornella Vanoni, la drammatica profezia: "Non arrivo a Natale"

Ornella Vanoni, a soli sei mesi dalla morte, ha affrontato il tema della fine con la consueta lucidità e senza alcun filtro durante la presentazione del suo libro “Vincente o perdente”, scritto con Pacifico e edito da La nave di Teseo, al Salone del Libro di Torino 2025.

Davanti al pubblico dichiarò con serenità: “La morte non può essere un tabù perché fa parte della vita. Quando si ha la mia età la si deve pensare come vicina”.E poi, con un sorriso malinconico ma deciso: “Non so se arrivo a Natale”.Sul bilancio della propria esistenza fu categorica: “Io di certo non ho il bilancino, ed è andata com’è andata. Non amo fare bilanci, sono stata triste e felice, fortunata e sfortunata”.Nel libro, spiegò di essere finalmente riuscita a conoscersi davvero: “Prima non mi conoscevo”.

Ripensando alla sua carriera, paragonò l’atto di salire sul palco a una completa nudità emotiva: “Salire sul palco è come mettersi in mutande davanti al pubblico”.Infine, con la schiettezza che l’ha sempre contraddistinta, parlò apertamente di salute mentale, rompendo un altro grande tabù: “Non fate come me, che non sapevo amarmi. Guai a non prendere gli psicofarmaci, se vi fanno stare bene. Se iniziate una cura, portatela fino in fondo. Sennò non guarite”.Fino all’ultimo Ornella Vanoni è rimasta se stessa: una donna che ha chiamato le cose con il loro nome, che ha trasformato la fragilità in forza e che ha insegnato, anche parlando della morte, a vivere senza paura e senza maschere.

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Libero Quotidiano

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