Oro Italia ai Mondiali di Canottaggio a Shanghai, quattro di coppia dedica medaglia all'amico scomparso Filippo Mondelli
- Postato il 25 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Ai Mondiali di canottaggio l’Italia torna a prendersi l’oro a Shanghai, grazie al quattro di coppia maschile azzurro. Un gruppo che aveva fatto la storia, anni addietro e che oggi si ritrova ad indossare la medaglia dal metallo più prezioso senza il compagno che aveva definito quel quartetto eccellente, Filippo Mondelli, scomparso nel 2021 a causa di un osteosarcoma con il quale ha convissuto fino all’epilogo finale nella convinzione di avere ancora tante, troppe cose da fare.
Oro Italia ai Mondiali di canottaggio
Il titolo mondiale è per lui, la dedica unica, umana e sportiva di Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili e del subentrato Luca Chiumento non poteva che essere per un azzurro che con la medesima voglia, la dedizione e il sacrificio aveva vogato con i compagni.
Se è arrivata questa medaglia, è merito della storia che ha unito Filippo agli altri membri dell’equipaggio che hanno saputo tessere nel ricordo una realizzazione di quell’ambizione, di quell’agonismo che apparteneva anche a Mondelli, lo sportivo. Con la sua bandiera tricolore in mano, gli azzurri gli hanno dedicato la vittoria.
Filippo Mondelli
La dedica a Filippo Mondelli
L’Italia, già vincitrice della batteria domenica e della semifinale martedì, è giunta al traguardo con quasi due secondi di margine sulla Gran Bretagna e tre secondi e ventisei centesimi sulla Polonia. Un equipaggio che ha dimostrato, cronometro eloquente, di non aver alcun cedimento anche se con le avversarie più temibili sulla carta a Shangai.
Con una continuità che fa ancora sognare gli appassionati di questa disciplina umile, che hanno contribuito a rendere popolare grandi protagonisti come i fratelli Abbagnale, ci sono anche loro e Filippo. L’oro a Plovdiv 2018 lo hanno condiviso, poi sono arrivati altri risultati, altre medaglia. Insieme Chiumento, Rambaldi, Panizza, Gentili hanno centrato il bronzo a Linz 2019, bronzo a Racice 2022 e argento a Belgrado 2023 e l’argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
“Da Plovdiv 2018 a Shanghai 2025, oggi a vincere – ha detto Luca Rambaldi – siamo tre quarti dell’equipaggio di allora. Non è più con noi Filippo Mondelli: a lui apparteneva la bandiera che oggi abbiamo esposto in premiazione, il nostro pensiero va a lui, ai suoi genitori Monica e Guido, a sua sorella Elisa. In questa calda Shangai ci siamo presi l’oro dopo aver lavorato tutti quanti in modo coeso e produttivo negli ultimi mesi. La differenza? L’esperienza e la capacità di adattarsi alle condizioni, caldo o freddo, vento a favore o contro, che abbiamo incontrato qui”.
Chi era Filippo Mondelli
Filippo, che appartiene a una famiglia di sportivi, nello sport aveva vinto tutto quello che poteva: nel doppio con Luca Rambaldi aveva centrato la medaglia d’oro agli europei e la medaglia di bronzo ai campionati del mondo. L’anno successivo il suo ingresso nel quattro di coppia, con Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Giacomo Gentili, vincendo la medaglia d’oro ai Campionati europei di Glasgow, alla Coppa del mondo e ai Mondiali di Plovdiv.
Nel 2020 si ferma l’attività agonistica, per la diagnosi: arriva poi il responso durissimo che gli impone di fermarsi, l’osteosarcoma. In quei lunghi mesi di terapie aveva incontrato anche Sinisa Mihajlovic prima che le sue condizioni peggiorassero, perché ne ammirava la voglia di vivere, la determinazione nell’opporsi all’inevitabile, a non mollare. Questa medaglia d’oro, ai Mondiali, non è solo una dedica ma una condivisione che non cede al tempo che, poi, se si tratta di un amico, di un affetto vero, non è niente.