Orro e Sylla in Turchia, il resto dell'Italia mondiale resta in patria: Egonu capitano ma Milano fa meno paura
- Postato il 10 settembre 2025
- Di Virgilio.it
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Il mondo ai piedi dell’Italia, ma la Serie A1 Tigotà qualche pezzo dell’Italia che ha conquistato il mondo se l’è perso per strada. Ed è curioso constatare che sarà proprio la Turchia a vestire i panni di Robin Hood, togliendo al campionato italiano alcune delle pepite più preziose che la nazionale di Velasco ha saputo offrire al globo della pallavolo. Poco male: quando tra un mese ricomincerà la giostra (si partirà a inizio ottobre) l’attesa sarà ancora maggiore di quella che già contribuì a portare tantissimo pubblico sugli spalti nel corso della stagione post olimpica. E probabilmente i numeri saranno ancor più in salita, specie sugli spalti.
- Le sirene turche: Orro e Sylla troveranno tanta Italia a Istanbul
- Conegliano e le poche quote italiane: Moki e Sarah intoccabili
- Milano, è (quasi) un anno zero: Egonu promossa capitano
- Antropova a Scandicci, Nervini a Chieri, Cambi a Novara
Le sirene turche: Orro e Sylla troveranno tanta Italia a Istanbul
La partenza di Alessia Orro e Myriam Sylla, che da compagne alla Numia Milano si ritroveranno di fronte l’una contro l’altra nello storico derby di Istanbul tra Fenerbahce e Galatasaray, è un fardello che un po’ pesa nell’animo. Perché Orro (MVP del mondiale) e Sylla (MVP “ombra” del mondiale: assurdo non averla considerata nel miglior sestetto, quando forse avrebbe meritato anche qualcosa di più…) sono due volti noti del volley italiano, non a caso scelte come testimonial da una nota marca di intimo.
Se Egonu ha bucato lo schermo da tempo, Alessia e Myriam sono volti oggi più freschi e diretti, destinati comunque ad alimentare i sogni di tante ragazzine che adesso vorrebbero diventare come loro. La Turchia ha aperto i cordoni della borsa e l’ha convinte a espatriare garantendo loro anche un livello di gioco elevatissimo: al Fenerbahce Orro potrà mettere in ritmo nientemeno che Melissa Vargas, oltre che alla russa Fedorovtseva e alla brasiliana Ana Cristina, al Galatasaray Sylla condividerà la banda con l’ex Conegliano Lukasik e pure con l’ex Novara Grobelna.
Al Gala in panchina c’è Massimo Barbolini, vice di Velasco in azzurro, al Fener Marcello Abbondanza, globetrotter che ha vinto di recente anche in Corea del Sud. Insomma, tanta Italia per provare a dare l’assalto in Champions a quella Conegliano che rimane la squadra da battere.
Conegliano e le poche quote italiane: Moki e Sarah intoccabili
Conegliano dove è di stanza Moki De Gennaro, allenata dal marito Daniele Santarelli. E dove resterà Sarah Fahr, che da quando ha scelto di andare a giocare nella culla del prosecco è letteralmente rinata dopo stagioni complicate, vissute tra infortuni e problemi vari.
Le quote italiane in Veneto si sono assottigliate negli ultimi tempi, con Gabi, Zhu, Wolosz e Daalderop (arrivata da Milano) come riferimenti principali. E ci sono anche Lubian e Chirichella, due delle giocatrici che non ha risposto alla chiamata estiva di Velasco, ufficialmente per riposare proprio in vista della nuova stagione (evidentemente, senza garanzie tecniche su un ruolo da titolari, hanno preferito evitare la chiamata: la beata abbondanza di cui ha goduto il CT ha permesso di non far rimpiangere la loro assenza).
Milano, è (quasi) un anno zero: Egonu promossa capitano
Conegliano sarà ancora la squadra da battere, e forse anche perché Milano un po’ si è indebolita. Milano che ripartirà da Paola Egonu, promossa peraltro capitano dopo l’addio di Sylla: con lei ci sarà anche Anna Danesi, capitano della spedizione azzurra in Thailandia, e ci saranno pure la centrale Benedetta Sartori ed Eleonora Fersino, che della nazionale di Velasco è stata un ottimo libero di riserva (peraltro schierata come ricevitrice in finale contro la Turchia nel quinto set, determinante per riuscire a scavare il solco decisivo).
La Numia si presenterà in una veste rinnovata, con Elena Pietrini (altra delle giocatrici che hanno detto no a Velasco) che spera di recuperare una volta per tutte dall’infortunio alla spalla e perché no, riguadagnarsi anche una chance in nazionale per gli anni a venire. Sulla carta sembrerebbe aver fatto un passo indietro rispetto all’ultima stagione, ma sarà il campo a stabilire se sia davvero così.
Antropova a Scandicci, Nervini a Chieri, Cambi a Novara
Il resto del plotone mondiale è sparpagliato in giro per le piazze di provincia. Ekaterina Antropova è il faro di Scandicci, da anni ormai una sorta di terzo incomodo dietro Conegliano e Milano (che nella stagione 2023-24 ha persino fatto fuori dalla corsa scudetto).
A Novara è di stanza la palleggiatrice Carlotta Cambi, che con Antropova ha formato la combo del micidiale doppio cambio, vera arma in più a disposizione della nazionale azzurra. Gaia Giovannini e Loveth Omoruyi, le giovani schiacciatrici aggregate dopo l’infortunio di Alice Degradi, ripartiranno da Vallefoglia (Omoruyi è un nuovo innesto, Giovannini c’era già lo scorso anno), mentre Stella Nervini ha raggiunto proprio Degradi a Chieri e Yasmina Akrari è rimasta a Pinerolo.