Ose e sostegno scolastico, Usb batte il tempo alla giunta: “Che fine ha fatto il tavolo promesso dal Comune?”
- Postato il 10 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Come lavoratrici e lavoratori del settore socio-educativo, denunciamo ancora una volta una gestione approssimativa e svilente del nostro ruolo nelle scuole, che mette a rischio la qualità dell’intervento e la dignità professionale”. Con queste parole inizia il comunicato stampa di Usb Lavoro privato Coop sociali, che torna a far sentire la propria voce per difendere le professionalità degli operatori socio-educativi nelle scuole e rivendicando i diritti di chi ricopre questa importante figura all’interno delle scuole.
Sono diverse le criticità riscontrate in questi anni e che ancora oggi non hanno avuto risposte: “Per quanto riguarda la mensa scolastica continuiamo a essere esclusi dal pasto con il resto del personale docente e non, salvo alcuni ricevere un buono pasto di 3.50 euro – scrivono nella nota stampa – regna la confusione sul ruolo dell’educatore di plesso: non veniamo coinvolti nei progetti né riconosciuti nella nostra funzione. Le scuole decidono in autonomia dove collocarci, ignorando completamente la progettazione educativa condivisa. Questo ci trasforma in tappabuchi, annullando ogni riconoscimento del nostro lavoro come professione con una propria identità e finalità”.
Ma non solo: “Le ore a disposizione sono drasticamente ridotte (6 ore al massimo per bambino), a fronte di un numero sempre più alto di casi. Questo rende impossibile lavorare con efficacia – continua la nota – Per quanto riguarda l’appalto scuole superiori viene bandita una gara annuale, lasciando i lavoratori con contratto a tempo indeterminato nell’incertezza totale. Cambiare cooperativa o posto di lavoro a scuola già iniziata significa rompere la continuità educativa per i ragazzi e precarizzare ancora di più chi già vive in una condizione di instabilità“.
Da qui la “tirata di orecchie” alla nuova giunta: “L’ Assessora Bruzzone si era impegnata a convocare un tavolo con tutte le parti coinvolte per provare a trovare soluzioni per un settore che da anni è in sofferenza – concludono – Lunedì iniziano le scuole, tornano i soliti problemi ma del tavolo promesso si sono perse le tracce. Cosi’ iniziamo male. Chiediamo con forza che si apra il confronto per mettere la qualità educativa e la dignità dei lavoratori al centro delle scelte politiche e gestionali. Basta appalti al ribasso, basta esternalizzazioni selvagge, basta professionisti trattati come pedine”.