Ospedale San Carlo, reparto geriatria: carenza di personale e rischi

  • Postato il 3 giugno 2025
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Ospedale San Carlo, reparto geriatria: carenza di personale e rischi

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Ospedale San Carlo, altre denunce sul reparto di Geriatria da parte di Costanzo (Fials): «Cronica carenza di personale, i pazienti risultano soggetti a rischi evitabili».


POTENZA – Nel reparto di Geriatria dell’ospedale San Carlo di Potenza «servono interventi urgenti per salvaguardare sicurezza, dignità e qualità dell’assistenza»: lo dice ancora una volta Giuseppe Costanzo, segretario della Fials per la provincia di Potenza. «È un grido d’aiuto – si legge nella sua nota – che non può più essere ignorato. La Fials di Potenza torna a denunciare con forza le gravi criticità organizzative che affliggono il reparto di Geriatria dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. Nonostante le innumerevoli precedenti segnalazioni, tutto è invariato».

CARENZA DI PERSONALE E RISCHI PER I PAZIENTI

«Mentre le risposte tardano ad arrivare, ogni giorno il carico di lavoro si aggrava per i pochi operatori sanitari presenti, con inevitabili ripercussioni sulla sicurezza dei pazienti», è scritto ancora nel comunicato. Secondo il dirigente sindacale, il personale è oramai allo stremo mentre l’assistenza ai pazienti risulta «a rischio». Costanzo lo spiega fornendo alcuni numeri della struttura: «Il reparto di Geriatria contempla 32 posti letto, occupati da pazienti fragili e ad alta complessità clinica; il turno di notte è spesso garantito da solo due unità infermieristiche, a fronte degli standard Agenas che ne prevedono almeno quattro.

La cronica carenza di operatori socio sanitari aggrava ulteriormente la gestione del servizio, poichè costringe gli infermieri ad occuparsi di mansioni improprie, da cui scaturisce un importante sovraccarico psicofisico». «Gli operatori – continua – si ritrovano costantemente soli, sovraesposti e demansionati, i pazienti invece soggetti a rischi evitabili, in aperta violazione dell’articolo 2087 del Codice Civile e del decreto legislativo 81 del 2008».

L’IMPATTO SUL PERSONALE E L’ESIGENZA DI INTERVENTI

Costanzo illustra quello che è, a suo parere, il «costo dell’abbandono interno», ossia elevato turnover (sostituzione di lavoratori) ma anche disorientamento e disaffezione. «Nel reparto di Geriatria – riporta infatti l’esponente della Fials del Potentino – è in crescente tendenza la richiesta di trasferimenti e mobilità verso altri reparti, testimoniando un profondo e diffuso malessere tra gli operatori». «La grave carenza di personale – prosegue – oltre a causare sovraccarico di lavoro, genera un forte senso di disorientamento operativo e una dilatata disaffezione, che si ripercuote negativamente sull’efficacia del sistema assistenziale».

Ma oltre alle informazioni fornite finora, nel comunicato stampa Costanzo riporta anche un dato scientifico che a suo giudizio impone una riflessione sulla questione. «Uno studio pubblicato su The Lancet (Aiken et al, 2014) – cita infatti – evidenzia come per ogni paziente in più assegnato ad un singolo infermiere, il rischio di mortalità aumenti del 7% entro 30 giorni dal ricovero».

OSPEDALE SAN CARLO: APPELLO URGENTE PER LA GERIATRIA DI POTENZA

«Un dato importante – aggiunge – che non può essere ignorato, soprattutto in un reparto come la Geriatria del San Carlo, dove il rapporto tra personale infermieristico e pazienti ricoverati è ben al di sotto degli standard raccomandati. A fronte di questo dato, urge un intervento rapido e concreto da parte della Direzione Generale, che sia di riflesso ad un doveroso senso di responsabilità ed umanità».

Basta silenzi, servono soluzioni: questo il senso delle dichiarazioni di Costanzo: «La sanità pubblica – afferma – non può essere gestita con superficialità e trascuratezza. È ora che la Direzione Generale propenda per scelte chiare, concrete ed immediate, ponendo finalmente ascolto a questo forte segnale d’allarme. E’ indispensabile adeguare la dotazione organica del personale infermieristico e, al tempo stesso, implementare la presenza degli operatori socio sanitari». «La Fials rinnova la propria disponibilità al confronto su questa problematica. In caso contrario, l’Organizzazione Sindacale attiverà tutte le forme di mobilitazione previste dal quadro normativo e contrattuale, a tutela dei lavoratori e della qualità dell’assistenza, ribadendo con forza il concetto che ‘ogni giorno in più senza risposte è un giorno in meno per la sicurezza di tutti», conclude il segretario provinciale Costanzo.

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