Ospedale San Giuseppe di Cairo rivoluzionato dai cantieri, ecco cosa cambierà dal 2026

  • Postato il 24 giugno 2025
  • 0 Copertina
  • Di Il Vostro Giornale
  • 4 Visualizzazioni
ospedale cairo visita assessore regionale nicolò

Cairo Montenotte. L’ospedale di Cairo Montenotte al centro di una rivoluzione strutturale per la sua trasformazione (pronta da febbraio 2026) che vede un investimento complessivo di sei milioni di euro. Oggi, 24 giugno, l‘assessore regionale alla Sanità Massimo Nicolò ha fatto visita alla struttura, dopo aver incontrato i sindaci della Valbormida per parlare del potenziamento del nosocomio e dei servizi territoriali.

A fare il punto della situazione attuale e futura è la responsabile delle attività ospedaliere di Cairo, Manola Dubourgel: “Ai cantieri previsti del Pnrr si è aggiunto quello per la sistemazione della nuova Tac, a seguito dell’alluvione dell’ottobre scorso, infatti, il piano interrato dell’ospedale è stato dichiarato inagibile, e anche i macchinari, sia della Radiologia che del reparto Analisi si sono irrimediabilmente danneggiati. Per portare avanti la messa in opera della Tac il direttore generale e la Regione hanno scelto di utilizzare l’attuale poliambulatorio, e i lavori saranno consegnati entro dicembre 2025. Da gennaio 2026 sarà pertanto operativa”.

“Il laboratorio analisi è stato chiuso solo un giorno, poi trasformato in un punto prelievi in quanto i macchinari che ci permettevano di eseguire alcuni test sono stati alluvionati e attualmente per gli esterni viene inviato tutto a Savona, mentre per i pazienti interni (ricoverati, del day hospital o della dialisi, ad esempio) è stato installato un sistema che fornisce i risultati in tempo reale – prosegue la responsabile – Per quanto riguarda il blocco operatorio, attivo da ottobre scorso (se si escludono le tre settimane di fermo per l’alluvione e il periodo natalizio) si contano quasi 750 interventi. Ad oggi si opera due giorni la settimana, il mercoledì e il giovedì, i pazienti, principalmente di chirurgia generale, plastica, dermatologica e la nuova chirurgia della mano, vengono selezionati a Savona o a Pietra Ligure. Con la nuova Tac l’anestesista sarà presente qui un terzo giorno a settimana, per gli esame da contrasto, pertanto si spera di poterne usufruire anche nel blocco operatorio e aumentare gli interventi in loco”.

“Il reparto di degenza è un po’ sacrificato, ora è nella vecchia day surgery, entro il 25 agosto sarà trasferito nel nuovo spazio e dagli attuali 14 i posti letto passeranno a venti, dieci per la riabilitazione e dieci di ospedale di comunità. Già iniziati i lavori al secondo piano, tutti i reparti saranno climatizzati e ammodernati, al quarto invece sposteremo le cure palliative, poi i poliambulatori per poter fare proseguire il cantiere utile alla nuova Tac, poi la cardiologia, mentre il Punto di primo intervento sarà trasferito dove c’è ora il punto prelievi, senza mai interrompere la sua attività. Il Cup tornerà ad occuparsi solo delle prenotazioni, dalle 7.30 alle 14.30, mentre i referti verranno consegnati dalla radiologia”.

La Casa di Comunità e l’Ospedale di Comunità si pongono l’obiettivo di rafforzare la continuità assistenziale sul territorio. Queste strutture offriranno complessivamente 40 posti letto dedicati a pazienti fragili, seguiti dai medici di medicina generale e coordinati dal personale Asl.

Un intervento già completato riguarda la Centrale Operativa Territoriale, attiva dal maggio 2024 al primo piano del blocco B. La COT ha già gestito oltre 2.500 percorsi assistenziali nel solo 2025 e si prevede di ampliare l’offerta fino a garantire un servizio H24, così da coprire l’intero fabbisogno locale.

 

 

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti